MASI FILM e RAI CINEMA
presentano

GIRASOLI, un film di CATRINEL MARLON

con GAIA GIRACE, MARIAROSARIA MINGIONE, MONICA GUERRITORE, PIETRO RAGUSA

AL CINEMA DAL 23 MAGGIO DISTRIBUITO DA MASI FILM

Girasoli, di Catrinel Marlon
il poster del film Girasoli, di Catrinel Marlon

Dopo essere stato presentato Fuori Concorso al 41° TFF-Torino Film Festival esce al cinema il prossimo 23 maggio 2024, distribuito da Masi Film, GIRASOLI, opera prima di Catrinel Marlon (madrina di questa edizione del festival), con Gaia Girace (L’amica Geniale, The Good Mothers), Mariarosaria Mingione, Monica Guerritore, Pietro Ragusa.

Il film, ispirato a una storia vera che ha toccato da vicino la regista e i suoi familiari, racconta dei “bimbi sperduti” che abitavano i manicomi fino agli anni ’70 in Italia, cercando di restare bambini il più a lungo possibile in un luogo senza gioia, per non venire trasferiti nei reparti degli adulti. Il film è stato scritto dalla stessa Marlon con Francesca Nozzolillo Heidrun Schleef. Negli anni ’60, un amore impossibile tra due ragazze nasce per caso tra le mura di un ospedale psichiatrico, più simile a una prigione che a un istituto di cura. A vestire i panni dei protagonisti, Gaia Girace, al suo debutto sul grande schermoMariarosaria MingioneMonica Guerritore Pietro Ragusa.

Prodotto da Massimiliano Di Lodovico per Masi Film con RAI Cinema, con Mobra Film Gapbusters, in associazione con Lumina MGR, Girasoli è una co-produzione Italia, Belgio, Romania. Il film è distribuito da Masi Film in collaborazione con Pathos Distribution.

Catrinel Marlon ha dichiarato: “Ho deciso di raccontare questa storia perché mi ha toccato da vicino. Con questo film voglio ricordare come i manicomi furono luoghi tremendi di sofferenza e reclusione ma anche di come tra centinaia di vite spezzate e dimenticate possa nascere una bellissima storia d’amore“.

Sinossi

La giovane infermiera Anna prende servizio nel reparto minorile di un manicomio. Qui conosce e si affeziona alla dolce Lucia, quindicenne schizofrenica. Sullo sfondo di una lotta non priva di colpi fra la dottoressa Marie e il rigido dottor Oreste per le nuove cure sperimentali, il rapporto fra Anna e Lucia si infittisce, costringendole a scelte decisive per le rispettive vite.

NOTE DELLA REGISTA

Girasoli non è una storia che parla di follia, né racconta i manicomi così come siamo stati abituati a vederli. È la storia di un amore impossibile, che nasce per caso tra le mura di un ospedale psichiatrico e sopravvive fino ad oggi, impresso nella carta e nella memoria. Lo raccontiamo affinché il manicomio non rimanga solo un luogo di sofferenza e reclusione, ma possa sopravvivere in una storia. Quella di Anna e Lucia. Per sempre. Come opera prima ho sempre desiderato cimentarmi in un film con i bambini. Li ho sempre amati e sono sempre rimasta affascinata dalla loro purezza, dal loro modo di interagire e soprattutto da come vedono il mondo. Il mio percorso di vita l’ho iniziato dentro una sorta di orfanotrofio in Romania, dove sono nata. Nonostante sia stata recuperata dai miei genitori, sono comunque cresciuta “da sola”, insieme a mia sorella e in mezzo alla giungla di bambini del mio quartiere. Un tema molto importante che è subentrato nella mia crescita è quello della follia, un tema che mi ha affascinato moltissimo nonostante provassi molto dispiacere per la persona che si trovava in cura, la
sorella di mia madre, una figura cruciale della mia crescita. Il desiderio di unire il mondo della follia e il mondo dei bambini mi ha portata, nelle varie ricerche che ho fatto, a scoprire una realtà assurda, un mondo feroce: il manicomio dei bambini.
Una discarica di vite difficili, o rifiutate. La loro reclusione si è protratta fino ai primi anni settanta, quando le mura dell’istituzione manicomiale hanno cominciato a sgretolarsi grazie alla legge Basaglia. Girasoli è la storia di Lucia e Anna. Una storia che racconta dell’amore che nasce nonostante tutto, pieno di contrasti e di drammaturgia, di bruttezza estrema, del bellissimo, della pietà e dell’odio di cui i manicomi traboccavano. Il frenetico sviluppo del paese degli anni cinquanta si era spento da tempo, ma da quelle lande estreme non è mai passato. Nei manicomi
tutto è rimasto fermo, la violenza esercitata è rimasta uguale nel tempo. E uguali nel tempo, anche il disagio e la sofferenza. Girasoli è il “silenzio” della gabbia senza tempo. Una prigione in cui tuttavia riesce ancora, grazie al rapporto tra Lucia e Anna, a penetrare uno sprazzo di luce.

nazionalità ITALIANA | anno di produzione 2022 | durata film 97’

AL CINEMA DAL 23 MAGGIO

DISTRIBUITO DA MASI FILM

 

Biografia della regista e Madrina del Festival.

Catrinel Marlon inizia la sua carriera come atleta nazionale, seguendo le orme del padre, campione rumeno dei 400 metri ostacoli. Catrinel diventa presto campionessa nella stessa disciplina, ma all’età di sedici anni viene scoperta per iniziare la carriera di modella internazionale tra Italia, Parigi e New York. Segue dei corsi di recitazione e nel 2011 inizia la carriera di attrice. Nel 2015 viene diretta da Brando De Sica nel cortometraggio L’errore, che la vede protagonista; presentato a Cannes, l’opera si aggiudica il Nastro d’Argento e il Best Advertising al festival tematico ASVOFF7. Recita in svariate serie TV, tra cui L’ispettore Coliandro, poi nel 2019 è la protagonista del film presentato al Festival di Cannes, La Gomera – L’isola dei fischi, per la regia di Corneliu Porumboiu. Nel 2020 recita nel film Tutti per 1 – 1 per tutti di Giovanni Veronesi. Nel 2021 pubblica la sua biografia dal titolo “Non Avevo gli occhi azzurri” edito da Newton e Compton Editori.

 

Testo, video e immagini dagli Uffici Stampa Manzo Piccirillo, Boom PR. Aggiornato l’8 aprile 2024.

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