Il Cinema Ritrovato 2023 – Lunga vita ad Anna Magnani!

La XXXVII edizione del festival Il Cinema Ritrovato è appena giunta al termine. Della sua storia ne abbiamo parlato lo scorso anno con un articolo dedicato a questo importantissimo festival cinematografico. L’arrivo di luglio 2023 ha sancito la fine del festival e ci porta a fare un articolo per tirare le somme di quanto visto durante queste giornate, fatte da vere e proprie maratone cinefile.

Il Cinema Ritrovato 2022 – La voce del Cinema

Il Cinema ritrovato 2023
Il banner del festival Il Cinema Ritrovato – XXXVII edizione (2023)

L’ambientazione

La location ha una grande importanza. Questo perché parlare del Cinema Ritrovato significa parlare de La Cineteca di Bologna, uno dei poli più importanti a livello internazionale per quanto riguarda la conservazione e il restauro dei film. Bologna è una città nota per la sua “diversità”, una diversità composta da inclusione, stravaganza e condivisione. I portici del capoluogo emiliano hanno accolto cinefili da tutto il mondo, sparsi a loro volta tra i vari cinema della città. Infatti il festival non si tiene solo presso il Cinema Lumière, ma anche presso altri poli come: Cinema Europa, Cinema Arlecchino, Cinema Jolly e il Cinema all’aperto in Piazza Maggiore. L’intera città era cosparsa di cinema.  Quindi, in un certo senso, Bologna si è fatta cinema. Bologna, ovvero la stessa città che come detto durante la presentazione del documentario The Celluloid Closet, fu la prima ad ospitare un festival cinematografico ad ospitare un festival dedicato alla cultura queer: Il Gender Bender.

Il sito del festival: https://festival.ilcinemaritrovato.it

 

View this post on Instagram

 

A post shared by Sabrina Monno (@sab_monno)

Anna Magnani

Ogni anno Il Cinema Ritrovato dedica parte della rassegna ad un attore o attrice. Quest’anno è stato il turno di Anna Magnani. Nannarella è stata la prima attrice italiana a vincere un Oscar grazie alla sue interpretazione nel film La rosa tatuata. La sezione a lei dedicata ha visto la presentazione di film come: Roma città aperta, Bellissima, Nella città l’inferno, Risate di Gioia e, ovviamente, La rosa tatuata. Film fondamentali per ricostruire il percorso artistico di questa meravigliosa attrice. Un’artista la Magnani amata dal pubblico. Tuttavia, nonostante questo amore, gli spettatori nei cinema scarseggiavano durante la proiezione dei suoi film. Un fenomeno mai veramente compreso che, fortunatamente, non ha permesso al mito della Magnani di spegnersi. Anzi, considerando il grande numero di persona in sala, direi che nel 2023 le persone hanno ancora una gran voglia di vedere Anna Magnani!

Una filologia del cinema

Il cinema non è solo glamour o restauro, ma è anche studio e filologia. Proprio come per i testi antichi, il ramo della filologia riguarda anche il cinema. All’interno delle sale della Cineteca, il Cinema Ritrovato ha dedicato uno spazio a vere e proprie lezioni pronte a rendere i cinefili più incalliti dei veri e propri investigatori. Una lezione in particolare, dedicata alla scoperta di una società cinematografica di nome LUX durante gli anni del cinema primitivo, ha catturato la mia attenzione. I filologi del cinema, tramite archivi dimenticati o pellicole ritrovate in collezioni private, hanno scoperto l’esistenza di una delle prime case di produzione europea che unì lo stile documentaristico dei Lumière alla fiction. Ma come riconoscere un film LUX? Molto spesso dalla presenza del logo la cui protagonista è la statua della Libertà. Altre volte dalla presenza di attori caratteristici e dalle gang miste tra realismo e fantasia abbastanza atipiche rispetto al periodo storico analizzato. Qui apro un appello lanciato a noi spettatori durante le lezioni: chiunque si sia scontrato con pellicole sconosciute con le caratteristiche appena descritte, contatti subito la cineteca più vicina!

Il Cinema Ritrovato – XXXVII edizione (2023). Gallery, foto di Sabrina Monno

Lezioni di cinema

Altro appuntamento immancabile all’interno del Cinema Ritrovato è l’incontro con registi e autori del cinema. Quest’anno abbiamo avuto una grande tripletta: Wim Wenders, Joe Dante e Ruben Ostlund! In modo particolare l’incontro con Wim Wenders era uno dei più attesi. Il regista tedesco ha parlato della sua esperienza come cineasta, come cinefilo e, in generale come artista. La nota che accomuna queste tre personalità è la voglia di libertà creativa. Tutti loro puntano più ad una produzione definibile “indipendente” piuttosto che a delle produzione di alto budget alla Hollywood. Questo perché, come detto da Wenders, nel momento in cui entrano in gioco i produttori milionari il film diventa loro (e del mercato) e non più del regista. Un messaggio questo estremamente importante, soprattutto in questo momento storico in cui il cinema sta cambiando forma uscendo lentamente dagli studios per tornare tra le strade e tra le mani di coraggiosi autori.

 

 

View this post on Instagram

 

A post shared by Sabrina Monno (@sab_monno)

Write A Comment

Pin It