MOSTRA STEVE MCCURRY SENZA CONFINI

al Palazzo delle Arti di Napoli

DOMENICA 18 DICEMBRE APERTURA FINO ALLE 19,30

aperture prolungate anche nelle festività natalizie

mccurry-senza-confiniSi annuncia per domenica prossima il prolungamento di orario per la Mostra del fotografo statunitense Steve McCurry al Pan con apertura alle 9,30 e chiusura alle 19,30.

Lo stesso orario è previsto per domenica 18 dicembre, fino ad entrare nel pieno del clima natalizio con un’offerta diversificata che permetterà la visita tutti i giorni (tranne il martedì) dalle ore 9,30 alle ore 19,30 e in più

Apertura straordinaria fino alle 19.30 nei giorni:
26 dicembre 2016; 6 gennaio 2017.
24 e 31 dicembre apertura fino alle 15.30 e il 25 dicembre fino alle 14,30.
Il 1° gennaio 2017 il Pan aprirà dalle 15,00 alle 19,30.

Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per molti, soprattutto giovani, che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo. In ogni suo scatto è racchiuso un complesso universo di esperienze e di emozioni e molte delle sue immagini sono conosciute in tutto il mondo.

Fin dal 2009, mettendo ogni volta in evidenza un aspetto peculiare della sua produzione fotografica, Civita e SudEst57 hanno dedicato varie mostre al grande fotografo americano, che hanno visto la presenza di oltre 800.000 visitatori.

La rassegna allestita nel Palazzo delle Arti di Napoli, oltre a presentare il nucleo essenziale delle sue fotografie più famose insieme ad alcuni lavori più recenti e ad altre foto non ancora pubblicate nei suoi numerosi libri, mette in particolare evidenza la sua attività di fotografo, impegnato “senza confini” nei luoghi del mondo dove si accendono i conflitti e si concentra la sofferenza di popolazioni costrette a fuggire dalle proprie terre. Il tema è purtroppo di grande attualità e Steve McCurry lo ha documentato fin dalla fine degli anni ’70.

Il percorso di visita si apre con una sezione di foto in bianco e nero, scattate da Steve McCurry tra il 1979 e il 1980 nella sua prima missione in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica.

In quel paese è tornato numerose volte e da quel paese veniva la ragazza che ha fotografato nel campo profughi pakistano di Peshawar, diventata ormai una icona assoluta della fotografia mondiale, ma anche un simbolo della speranza di pace che sembra impossibile in un mondo agitato da guerre ed esodi di massa. Il suo ritratto più famoso è esposto insieme ad altri due scatti, uno dei quali realizzato da McCurry a distanza di 17 anni, dopo averla finalmente ritrovata, al termine di una lunga ricerca.

Nei luoghi del mondo dove la vita è spesso più difficile, l’obiettivo di Steve McCurry ha saputo raccogliere immagini di grande poesia, ma ha saputo documentare anche le atrocità della guerra e della violenza di cui, purtroppo, l’umanità sa rendersi protagonista, dalle Torri gemelle alla guerra del Golfo, dal conflitto in Afghanistan al Giappone dopo lo tsunami, dai bambini soldato al dolore degli ospedali, immagini dure, che svelano un inconsueto McCurry.

Il progetto espositivo curato da Biba Giacchetti propone quindi un viaggio nel mondo di McCurry, dall’Afghanistan all’India, dal Medio Oriente al Sudest asiatico, dall’Africa a Cuba, dagli Stati Uniti all’Italia, attraverso il suo vasto e affascinante repertorio di immagini, in cui la presenza umana è sempre protagonista, anche se solo evocata. Nel suggestivo allestimento di Peter Bottazzi questa umanità ci viene incontro con i suoi sguardi in una sorta di girotondo dove si mescolano età, culture, etnie, che McCurry ha saputo cogliere con straordinaria intensità.

La mostra propone infine a tutti i visitatori una audioguida in cui McCurry racconta i suoi scatti in prima persona, con appassionanti testimonianze e alcuni filmati dedicati ai suoi viaggi, all’avventura della sua vita e della sua professione. Per conoscere meglio il suo modo di fotografare, ma soprattutto la sua voglia di condividere la prossimità con la sofferenza, con la gioia e con la sorpresa.

Promossa dal Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo e dal Pan/Palazzo delle Arti Napoli, la mostra è organizzata da Civita Mostre in collaborazione con SudEst57. Media partner dell’evento sono Il Mattino e Radio Kiss Kiss.

SCHEDA INFORMATIVA

STEVE MCCURRY. Senza confini

A cura di Biba Giacchetti

Pan_Palazzo Arti Napoli

Via dei Mille 60

28 ottobre 2016 – 12 febbraio 2017

Promossa da

Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo

Pan – Palazzo Arti Napoli

Prodotta da

Civita Mostre

In collaborazione con

SudEst

Orari

Tutti i giorni, escluso il martedì, dalle ore 9,30 alle ore 19,30.

La domenica la mostra è aperta dalle ore 9,30 alle 14,30

Apertura straordinaria fino alle 19.30 nelle seguenti domeniche:

11 e 18 dicembre

Apertura straordinaria fino alle 19.30 nei giorni:

26 dicembre 2016 e 6 gennaio 2017.

24 e 31 dicembre la mostra sarà aperta fino alle 15.30 e il 25 dicembre fino alle

14,30.

Il 1° gennaio 2017 il Pan aprirà dalle 15,00 alle 19,30.

La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti

Intero € 11,00 (comprensivo di audioguida)

Ridotto € 10,00 per gruppi di almeno 12 visitatori e titolari di convenzioni appositamente attivate (comprensivo di audioguida)
Ridotto speciale € 5,00 per scuole e giovani fino a 26 anni (comprensivo di audioguida)
Gratuito per minori di 6 anni, 2 accompagnatori per classe e accompagnatore di disabili
Per la prenotazione dell’ingresso è prevista una tariffa di € 1,00 a persona.

Info e prenotazioni

www.mostrastevemccurry.it

199151121
Dall’estero: 0289096942
 
 
Hashtag ufficiale: #mostramccurrypan
 
Come arrivare
Palazzo Roccella, via dei Mille 60 – Napoli

Dalla Stazione Centrale (Piazza della Ferrovia)
linea 2 Metropolitana (Piazza Garibaldi – Piazza Amedeo)
Autobus R2 (fino alla fermata Teatro di san Carlo) – R3 (fino alla Riviera di Chiaia)
Da Piazza Municipio
Autobus R3 (da Piazza Municipio fino alla Riviera di Chiaia)

Funicolare via Cimarosa – Piazza Amedeo
linea 1 della Metropolitana (Giacomo Leopardi – Piazza Amedeo)

Testo da Ufficio stampa Civita

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