15 Luglio 2015

Curatori recuperano e decifrano parzialmente lettera da una bottiglia

Foto: PAP/ Tomasz Waszczuk 28/03/2014
Foto: PAP/ Tomasz Waszczuk 28/03/2014
Professionisti museali sono riusciti a recuperare una lettera nascosa in una bottiglia che era stata ritrovata pochi giorni fa durante i restauri del Castello dei Vescovi di Warmia a Lidzbark. La lettera, scritta quasi esattamente 87 anni fa, ha potuto essere decifrata solo parzialmente.
Il Direttore del Castello Lidzbark Małgorzata Jackiewicz-Garniec ha raccontato a PAP lo scorso venerdì che nella mattinata agli archivi di Stato, i curatori hanno dissigillato la bottiglia ritrovata pochi giorni prima nell’amalgama (NdT: blend nel testo originale) della torretta nord occidentale del Castello. Sono anche riusciti a rimuovere e srotolare la lettera nascosta nella bottiglia.


“Abbiamo confermato la supposizione scritta dagli operatori. Siamo stati in grado di leggere che la lettera fu scritta e seppellita dal team di muratori e carpentieri al lavoro sui restauri del castello. Curiosamente, la lettera è datata 4 Luglio 1928, quindi siamo vicini all’anniversario del giorno della sua scrittura” – ha spiegato Jackiewicz-Garniec.

Si è anche confermato che la lettera fu scritta a matita. “Menziona 12 lavoratori per nome, origine ed età; il più vecchio aveva 51 anni, il più giovane 19. La parte descrittiva menziona, ad esempio, la tariffa per ora di lavoro – 94 pfennig. Non sappiamo se fosse molto oppure no, dobbiamo verificarlo” – ha ammesso il direttore del Castello di Lidzbark e ha aggiunto che la lettera e la bottiglia furono inviate al Laboratorio per la conservazione di carta e cuoio all’Archivio di Stato di Olsztyn per la conservazione e l’elaborazione, decifrazione inclusa, perché non tutte le parole poterono essere decifrate di venerdì.
Jackiewicz-Garniec ha aggiunto che dopo la decifrazione dei contenuti e la conservazione, la lettera diverrà probabilmente parte della mostra permanente sulla storia del castello a Lidzbark.
La bottiglia in vetro verde scuro tappata fu ritrovata lo scorso martedì pomeriggio dai lavoratori che riparavano la torretta nord occidentale del Castello dei Vescovi di Warmia a Lidzbark. Fu inserita nell’amalgama della torretta, lontano dalla vista.
La bottiglia, come rapidamente determinato dai curatori, venne dalla birreria di San Giorgio, che operava in questa città ai tempi prussiani, quando Lidzbark era chiamata Heilsberg.
Il Castello dei Vescovi di Warmia a Lidzbark è talvolta chiamato “Wawel del Nord” a causa della sua architettura (NdT: Wawel è un complesso architettonico costruito su un affioramento roccioso nei pressi della Vistola, a Cracovia). Nelle sue camere, costruite negli anni 1350-1401 vissero, tra gli altri, Copernico e suo zio Lucas Watzenrode, Jan Dantyszek, Stanislaus Hosius, Martin Kromer, Jan Stefan Wydżga, Andrzej Chryzostom Zaluski. Qui visse e operò Ignacy Krasicki, che costruì i giardini attorno al castello, e costruì il conservatorio (recentemente restaurato). A partire dal 1963, il castello ospita un ramo del Museo di Warmia e Masuria.
Traduzione da PAP – Science & Scholarship in Poland. PAP non è responsabile dell’accuratezza della traduzione.

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