13 Aprile 2016
journal.pone.0152136.g002
Archeologi dell’Università di York hanno utilizzato tecniche tradizionali per ricostruire un copricapo rituale creato dai cacciatori raccoglitori che 11 mila anni fa erano presso il sito di Star Carr, nello Yorkshire.
Da questo sito del Mesolitico proviene il più antico costume sciamanico, prodotto a partire da un cervo rosso (anche cervo nobile o reale, Cervus elaphus). 24 siffatti copricapi – che costituiscono più del 90% dei reperti di questo tipo – provengono dal sito, che emerge dunque come uno straordinario luogo per importanza sciamanica e cosmologica.
journal.pone.0152136.g001
Lo studio, pubblicato su PLOS One, sfida le precedenti conclusioni sulla cura e il tempo investiti nella produzione dell’oggetto, suggerendo invece che fu ottenuto attraverso opportune tecniche di fabbricazione. Tra le tecniche utilizzate, il rivestimento con argilla umida, al quale seguiva la collocazione nelle braci per quattro ore: così si facilitava la rimozione della pelle residua e la lavorazione dell’osso.
Gli archeologi hanno utilizzato diverse tecniche per l’analisi dei reperti, documentati anche in 3D.

Lo studio “Technological Analysis of the World’s Earliest Shamanic Costume: A Multi-Scalar, Experimental Study of a Red Deer Headdress from the Early Holocene Site of Star Carr, North Yorkshire, UK”, di Aimée Little , Benjamin Elliott, Chantal Conneller, Diederik Pomstra, Adrian A. Evans, Laura C. Fitton, Andrew Holland, Robert Davis, Rachel Kershaw, Sonia O’Connor, Terry O’Connor, Thomas Sparrow, Andrew S. Wilson, Peter Jordan, Matthew J. Collins, André Carlo Colonese, Oliver E. Craig, Rebecca Knight, Alexandre J. A. Lucquin, Barry Taylor, Nicky Milner, è stato pubblicato su PLOS One.
Link: PLOS One; AlphaGalileoEurekAlert! via University of York
Fig 2. Ricostruzione virtuale sulla base delle superfici oggetto di scansione. Da PLOS One, © 2016 Little et al., CC BY 4.0
Fig 1. Rappresentazione di uno sciamano Evenki che porta un copricapo di corna (da Witsen 1785, 655). Da PLOS One, © 2016 Little et al., CC BY 4.0

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It