1 Dicembre 2015
Catherine_II_by_F.Rokotov_after_Roslin_(1780s,_Hermitage)_2
Prima del diciannovesimo secolo, il colore viola si otteneva con difficoltà e il suo utilizzo era perciò normalmente limitato ai reali, ai quali era dunque associato. Con la scoperta di diversi coloranti sintetici viola a quel tempo, tutto cambiò, e tessuti viola divennero maggiormente disponibili e più abbordabili.
Con moderne tecniche di analisi, un nuovo studio ha esaminato quattro vestiti dell’epoca. Tre erano Inglesi e utilizzavano violetto metile (e uno di loro fu creato appena 4 anni dopo l’invenzione del pigmento). Il quarto vestito, di origine australiana, era in malva di Perkin, il primo colore sintetico viola, prodotto per appena dieci anni, ma il vestito risale a vent’anni dopo la sostituzione del pigmento. Il quadro che ne risulta è quello di un’industria della moda del diciannovesimo secolo particolarmente dinamica.

Lo studio “The purple coloration of four late 19th century silk dresses: A spectroscopic investigation”, di Andrea L. Woodhead, Bronwyn Cosgrove, Jeffrey S. Church, è stato pubblicato su Spectrochimica Acta Part A: Molecular and Biomolecular Spectroscopy.
Link: Spectrochimica Acta Part A: Molecular and Biomolecular Spectroscopy; AlphaGalileo via Elsevier
Ritratto di Caterina la Grande (1729-1796), opera di Fyodor Rokotov attualmente all’Hermitage, da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Carolus.
 
 

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