28 Ottobre 2014
CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE – Venezia: i Carabinieri portano a termine una vasta operazione per la tutela dei beni paesaggistici ed architettonici.
Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia ha concluso una complessa attività di prevenzione, cominciata all’inizio dell’anno in corso, scaturita dal costante monitoraggio delle aree sottoposte a tutela architettonica e paesaggistica delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. In particolare, le attività di servizio effettuate hanno permesso il monitoraggio di 387 aree sottoposte a vincolo, la denuncia all’autorità giudiziaria di 61 persone, di cui 14 per danneggiamento aggravato di bene culturale e 12 per violazione delle norme in materia di alienazione di bene culturale nonché il sequestro di immobili vincolati per un valore di otto milioni di euro.
Tra le tipologie di reato contestate dai Carabinieri, oltre al danneggiamento aggravato di bene culturale (art. 635, co. 2, n. 3 c.p.) vi sono quelle previste dall’art. 169 (Opere illecite), art. 170 (Uso illecito), art. 171 (Collocazione e rimozione illecita), art. 172 (Inosservanza delle prescrizioni di tutela indiretta), art. 173 (Violazioni in materia di alienazione) e art. 181 (Opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa) del D. Lgs 42/2004 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.
Nell’ambito dei compiti istituzionali del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è sempre più rilevante l’attività di prevenzione e contrasto dei reati contro i beni culturali immobili, individuati dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” in esecuzione del principio fondamentale previsto dall’art. 9 della Costituzione, ai sensi del quale “la Repubblica tutela il paesaggio della Nazione”. L’attività di controllo e di contrasto, esercitata di iniziativa o a seguito di segnalazioni della “Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto” e di privati cittadini, è scaturita dal monitoraggio aereo dei siti vincolati, attuato con l’impiego dei mezzi del 14° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Treviso.
TALE SPECIFICA ATTIVITÀ DI SALVAGUARDIA E PREVENZIONE SI È CONCRETIZZATA ATTRAVERSO L’INDIVIDUAZIONE DEL SITO A RISCHIO, MEDIANTE LA CONSULTAZIONE DELLE BANCHE DATI, ACCESSIBILI PREVIA AUTORIZZAZIONE, DEI SITI INTERNET DEL “MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO” (“VINCOLI IN RETE” E “SITAP”) E DELL’ “ISTITUTO SUPERIORE PER LA CONSERVAZIONE ED IL RESTAURO” (“CARTA DEL RISCHIO”). SUCCESSIVAMENTE, I MILITARI HANNO CONFRONTATO I DATI COSÌ ESTRAPOLATI CON LE CARTOGRAFIE COMUNALI E CON GLI ESTRATTI CATASTALI, A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DEL VINCOLO (ARCHITETTONICO, DI RISPETTO O PAESAGGISTICO). INFINE, PER RILEVARE COMPIUTAMENTE LE OPERE ABUSIVE REALIZZATE, HANNO ESEGUITO LE ISPEZIONI DEGLI IMMOBILI VINCOLATI, CONGIUNTAMENTE ALLA COMPETENTE SOPRINTENDENZA.
Le attività illecite sono state sospese con un’ordinanza di sospensione dei lavori o, nei casi più gravi, mediante l’esecuzione di un sequestro preventivo del bene culturale immobile. A seguito dell’accertamento del reato, i responsabili delle opere abusive, oltre ad essere segnalati alla competente autorità giudiziaria, sono stati anche tenuti a pagare una sanzione pecuniaria, commisurata all’entità del danno causato e a presentare alla Soprintendenza un compiuto progetto di ripristino, compatibile con la tutela e la conservazione del bene culturale.
Come da MIBACT, Redattore Renzo De Simone