“L’arte non è nulla se non è vissuta totalmente e appassionatamente”
Michel Tapiè, Critico e promotore principale dell’arte Informale

2022: Finalmente una nuova edizione dell’antologica ad Acqui Terme!

Antologica Acqui Terme 2022
Antologica di Acqui Terme 2022: locandina della mostra

La mostra antologica 2022 “Divine astrazioni. Collezioni di Informale” a cura della Dottoressa Laura Garbarino e il Dottor Paolo Repetto, ideata e coordinata da ComitArt e allestita dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Acqui Terme nel Civico Museo Archeologico (Castello Dei Paleologi) fino al 6 novembre, presenta 30 opere tra pitture e sculture sull’arte informale in Europa.

Antologica Acqui Terme 2022
Antologica di Acqui Terme 2022: 17-09-2022
I curatori Garbarino e Repetto con la rappresentatrice dell’evento
Antologica Acqui Terme 2022
Alfredo Chighine, “Composizione”, 1959

Eseguite dai più importanti autori di questa corrente nel periodo maturo compreso tra gli anni ’50 e ’60 del Novecento e provenienti da collezioni private del nord Italia, si possono ammirare le creazioni di Afro Basaldella, Renato Birolli, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Alfredo Chighine, Ettore Colla, Nicolas de Staël, Piero Dorazio, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Franco Garelli, Hans Hartung, Pierluigi Lavagnino, Leoncillo Leonardi, Georges Mathieu, Umberto Milani, Ennio Morlotti, Gastone Novelli, Serge Poliakoff, Jean-Paul Riopelle, Sergio Romiti, Piero Ruggeri, Giuseppe Santomaso, Tancredi Parmeggiani, Antoni Tàpies, Mark Tobey, Emilio Vedova, Alfred Otto Wolfgang Schulz “Wols”.

Antologica Acqui Terme 2022
Serge Poliakoff, “Composizione Blu Rossa”, 1966
Antologica Acqui Terme 2022
Piero Ruggeri, “Natura morta sul tavolo”, 1958

Alla presenza della Garbarino e di Repetto, del Sindaco Danilo Rapetti (che ha annunciato l’intenzione di candidare la città di Acqui a Capitale della Cultura), degli Assessori alla Cultura Michele Gallizzi e quello all’Agricoltura Marco Protopapa, di Bruno Lulani Presidente di ComitArt, del Direttore del Museo Archeologico Germano Leporati, l’inaugurazione si è svolta sabato 17 settembre alle ore 17, anticipata da un’anteprima stampa alle ore 15 alla quale ho partecipato cogliendo l’opportunità di percorrere le sale insieme ai curatori che hanno illustrato il percorso espositivo e le scelte relative all’allestimento.

Antologica Acqui Terme 2022
Jean Fautrier, “Jeu de Couleurs”, 1958

Interessantissima la disposizione delle opere informali che, merito della loro natura materica spesso densa, grezza e ruvida, dialogano perfettamente con i reperti archeologici in pietra, marmo e metallo di epoca romana recuperati nelle ricche campagne di scavo locali ed ora ubicati nelle sale del Museo, e come ha fatto notare Leporati “Non è la prima volta che il nostro museo mette a confronto reperti archeologici con il linguaggio artistico contemporaneo”.

Ettore Colla, “Fiore”, 1966-67

Sono opere in cui sabbia, terra, iuta, ferro, plastica modellano segni e forme, a volte accese da macchie di colore intenso, ed esprimono tutta la sofferenza materiale, morale e sociale che comportano gli eventi bellici. Come ha spiegato la Garbarino, sono le creature di quel Movimento Informale che, seppur privo di un Manifesto, di un capostipite e di una precisa connotazione figurativa (peraltro rifiutati a priori preferendone precarietà ed incertezza sentimenti frutto della guerra) attraverso di esse diventa testimonianza storica, denuncia e condanna dei conflitti, mentre Repetto ha sottolineato la vastità del Movimento nei confronti del quale la mostra vuole essere “perno che ruota intorno a queste collezioni private in cui sono contemplati tutti gli artisti più importanti”.

Franco Garelli, senza titolo, 1954
Hans Hartung, senza titolo, 1962
Lucio Fontana, “Concetto spaziale”, 1961-62 (sin)
Alberto Burri, “Sacco”, 1956 (des)

Questa mostra è un esempio di come possa essere fruttuosa la collaborazione fra pubblico e privato, insieme diamo un nuovo corpo ad una tradizione dell’Antologica che per decenni ha rappresentato un appuntamento culturale fra i più significativi del Piemonte

ha sottolineato Lulani. E sono davvero illustri le sue precedenti edizioni: dal 1970, da luglio a settembre, ogni anno si sono succedute antologiche di eccezionale valore, fino al 2000 allestita presso il palazzo del Liceo Saracco, successivamente trasferita presso la sede del Palafeste (ex opificio Kaimano) per poi tornare dal 2004 presso il Liceo Saracco; eccezionalmente la rassegna del 2010, nel quarantennale di attività, ha ripercorso l’intera vicenda espositiva della città di Acqui Terme. Motivo di grande orgoglio per me aver fatto da guida ufficiale in occasione di due edizioni, quella del 2015 relativa a “Pablo Picasso – segni dialoganti” e del 2016 su “Dalì – Materie dialoganti”.

Leoncillo Leonardi, “Bozzetto per grande mutilazione”, 1962
Georges Mathieu, “Cybernetics”, 1957 (sin)
Emilio Vedova, “Spagna”, 1959-60 (des)
Ennio Morlotti, “Adda a Imbesargo”, 1955

Ecco in dettaglio il susseguirsi temporale delle passate edizioni.

ANTOLOGICA 1970-2018

1970 Pietro Morando

1972 Ennio Morlotti

1973 Felice Casorati

1974 Renato Guttuso

1975 Alfredo Chighine

1976 Graham Sutherland

1977 Carlo Levi

1978 Filippo de Pisis

1979 Carlo Carrà

1980 Ottone Rosai

1981 Giorgio Morandi

1982 Mario Sironi

1983 Massimo Campigli

1984 Amate sponde

1985 Osvaldo Licini

1986 I Sei di Torino

1987 Franco Francese

1988 Zoran Music

1989 Enrico Reycend

1990 Mattia Moreni

1991 Virgilio Guidi

1992 Ardengo Soffici

1993 Piero Ruggeri

1994 Mario Calandri

1995 Paesisti piemontesi dell’Ottocento

1996 Il paesaggio di Carrà

1997 Giorgio de Chirico dalla metafisica al Barocco – Vita silente

1998 Mario Sironi – Paesaggi urbani

1999 Felice Casorati – Il nudo

2000 Filippo de Pisis – La poesia nei fiori e nelle cose

2001 Dal Divisionismo all’Informale. Le due nature nella pittura Piemontese tra i due secoli 1880- 1960

2002 La Scultura lingua viva. Arturo Martini e il rinnovamento della scultura in Italia nella seconda metà del Novecento

2003 I Neri di Burri

2004 Rubaldo Merello

2005 Aroldo Bonzagni

2006 Balla futurista

2007 Carlo Fornara

2008 Sigfrido Bartolini e il suo mondo Soffici, Sironi, Carrà

2009 Mino Maccari – I Maccari di Maccari

2010 Da Balla a Sutherland – Quarant’anni di mostre a Palazzo Saracco

2012 Ruggeri, Saroni e Soffiantino

2013 Enrico Paulucci – Una fuga in avanti

2014 Ugo Nespolo – Le stanze dell’immagine

2015 Pablo Picasso – Segni dialoganti

2016 Dali’ – Materie dialoganti

2017 Chagall – Il colore dei sogni

2018 Lucio Fontana – La terza dimensione

 

L’assenza dell’Antologica acquese (dettata dalle restrizioni pandemiche) aveva creato un “vuoto” davvero sentito non solo in città, ma anche nel mondo dell’arte. Lo dimostra la pronta risposta di partecipazione di critici e storici d’arte e artisti stessi agli incontri che sono stati organizzati per mantenere viva l’attenzione sull’Informale durante tutto il periodo della mostra. Come ha anticipato la Garbarino, in questi simposi sono stati coinvolti e saranno presenti personaggi di notevole spessore nel mondo dell’arte, quali Riccardo Passoni Direttore e curatore della GAM (Galleria Arte Moderna di Torino), Giorgina Bertolino storica dell’arte, Roberto Coda Zabetta artista informale oggi, Francesco Poli grande critico d’arte italiano, Davide Quadrio critico residente tra Italia e Shanghai e Direttore del MAO (Museo Orientale di Torino), Alessandro Martini un acquese che scrive per il Giornale dell’Arte. Alcuni di essi hanno anche partecipato all’interno del catalogo della mostra con i loro contributi in dialogo con i curatori (edizione Li.Ze.A, Acqui terme 2022, scatti fotografici di Daniele De Lonti ed Enrico Minasso).

Giuseppe Capogrossi, “Superficie n. 310”, 1959

Interessante anche l’aspetto social della mostra “motivato dall’intenzione di avvicinare sempre più all’arte anche un pubblico più giovane che naviga in rete”, come ha spiegato Ludovica Roffredo (SMM Social Media Manager e Digital PR) co-founder dell’agenzia di comunicazioni @altea_communication insieme a Noemi Cosoleto (Art Director), che cura questo aspetto e si può trovare su Facebook con la denominazione Acqui Cultura e su Instagram con l’account @acquicultura.

Antologica Acqui Terme 2022
Antologica di Acqui Terme 2022. 17-09-2022
Inaugurazione mostra

ORARIO DI APERTURA DELLA MOSTRA: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 e 16.00-20.00; sabato e domenica 10.00-20.00 con orario continuato. Biglietti: intero € 4,00 ( da 18 a 65 anni); ridotto € 2,00 (da 6 a 18 anni e oltre 65 anni); ridotto comitive (almeno 20 persone) € 2,00; scolaresche € 1,00; gratuito per le persone disabili e bambini sino a 6 anni di età.

Tutti gli scatti fotografici sono di Claudia Musso

 

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