Le vele scarlatte di Pietro Marcello, presto nei cinema

CG Cinéma, Avventurosa e Rai Cinema

presentano

Le vele scarlatteun film di Pietro Marcello

con Juliette Jouan, Raphaël Thiéry, Noémie Lvovsky

con la partecipazione speciale di Louis Garrel e con Yolande Moreau

distribuzione italiana 01Distribution

I cosiddetti miracoli si possono compiere con le proprie mani

Aleksandr Grin

Le vele scarlatteDa qualche parte nel nord della Francia, Juliette, giovane orfana di madre, vive con il padre, Raphaël, un soldato sopravvissuto alla prima guerra mondiale. Appassionata di musica e di canto, Juliette ha uno spirito solitario. Un giorno, lungo la riva di un fiume, incontra una maga che le predice che delle vele scarlatte arriveranno per portarla via dal suo villaggio. Juliette non smetterà mai di credere nella profezia. Liberamente ispirato a Le vele scarlatte di Aleksandr Grin, scrittore russo pacifista del XX secolo, il film di Pietro Marcello è un racconto popolare, musicale e storico, al confine con il realismo magico.

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Pietro Marcello

Le vele scarlatte di Pietro MarcelloPietro Marcello nasce a Caserta. Studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il Passaggio della linea, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 2007 – sezione Orizzonti – ottiene numerosi riconoscimenti. Nel 2009 realizza il lungometraggio La bocca del lupo vincitore della 27° edizione del Torino Film Festival, del Premio Caligari e del Teddy Bear alla Berlinale. Nel 2011 gira Il silenzio di Pelešjan, presentato come evento speciale alla 68esima Mostra del cinema di Venezia. Nel 2015 realizza il film Bella e perduta, presentato al Locarno Film Festival. Nel 2019 realizza il suo primo lungometraggio di finzione Martin Eden, dall’omonimo romanzo di Jack London che vince numerosi premi tra i quali Coppa Volpi al Festival di Venezia a Luca Marinelli, Platform Prize Toronto International Film Festival 2019. Nel 2021 realizza il documentario Per Lucio, presentato nella sezione Berlinale Special della 71ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. Sempre nel 2021 è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes il film Futura, inchiesta collettiva realizzata da Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher.

FILMOGRAFIA PRINCIPALE

FUTURA Italia (105’)

PER LUCIO Italia (79’)

MARTIN EDEN Italia/France/Germany 2019 (122’)

– COPPA VOLPI MIGLIOR ATTORE a Luca Marinelli Festival Internazionale di Venezia 2019

– PLATFORM PRIZE Toronto International Film Festival 2019

– GOLDEN GIRALDILLO Seville European Film Festival 2019

– DAVID DI DONATELLO 2020 per la Migliore sceneggiatura non originale 

BELLA E PERDUTA Italia/Francia 2015 (87’)

– INGMAR BERGMAN INT. DEBUT AWARD Göteborg Film Festival 2015

L’UMILE ITALIA (9×10 NOVANTA) Italy 2014

IL SILENZIO DI PELEŠJAN Italia 2011 (52’)

LA BOCCA DEL LUPO Italia 2009 (68’)

– MIGLIOR FILM Torino Film Festival 2009

– FIPRESCI PRIZE Torino Film Festival 2009

– CALIGARI FILM AWARD  

– NASTRO D’ARGENTO

– TEDDY AWARD Berlin International Film Festival 2010

– DAVID DI DONATELLO 2010 miglior documentario

IL PASSAGGIO DELLA LINEA Italia 2007 (60’)

Gabriel Yared

Siamo entrambi mediterranei, autodidatti, appassionati della nostra professione, entrambi amanti di Johann Sebastian Bach, e condividiamo lo stesso punto di vista sul ruolo essenziale della musica in un film e sul suo uso fuori dai sentieri battuti.

Ho incontrato Pietro Marcello nel dicembre 2020 dopo aver visto il suo straordinario film “Martin Eden”. È una delle mie più lunghe collaborazioni con un regista, il tempo di un film. Una collaborazione diventata un’amicizia sincera e solida.

Durante questo lungo periodo di lavoro e di scambi ci siamo visti ogni settimana e ho composto, prima e durante le riprese, i temi delle canzoni e delle musiche di “Le vele scarlatte”.

Pietro è un artista integro che ammiro profondamente.

Gabriel Yared

Gabriel Yared nasce in Libano nel 1949. Durante l’infanzia, in collegio presso i gesuiti, si procura, come può, ogni genere di partiture e lavora sulla musica da solo, esercitandosi sull’organo della sua scuola, deciso a comprendere l’arte della composizione.

Abbandona presto gli studi di legge e a 18 anni si trasferisce in Brasile per rappresentare il Libano a un concorso di canto. Dopo aver trascorso un anno a Rio de Janeiro deve “passare” per Parigi per ragioni amministrative…. e non ne ripartirà più!

Negli anni ’70, diventa un arrangiatore/orchestratore riconosciuto e ricercato, collaborando con i più grandi artisti di varietà dell’epoca: Aznavour, Bécaud, Hallyday, Salvador, Hardy… lavora per la pubblicità, crea jingle radio e tv. Parallelamente, aspira ad apprendere le regole di base della composizione e, a partire dal 1969, segue, come uditore libero, i corsi di Henri Dutilleux e di Maurice Ohana all’Ecole Normale de Musique de Paris. Forte di questa formazione accademica, resta nel profondo un fervente autodidatta, sempre alla ricerca di un ideale musicale, aperto a tutte le possibili declinazioni della musica.

È grazie a Jacques Dutronc che Gabriel Yared incontra Jean-Luc Godard che gli permette di firmare la sua prima colonna sonora nel 1980 per Sauve qui peut (la vie), poi seguirà Malevil di C. de Chalonge, da cui scaturisce la collaborazione con Jean-Jacques Beineix per La Lune dans le caniveau. Dal 1980, Yared si dedica principalmente alla composizione di musiche per film – più di un centinaio fino ad oggi – e impone il suo nome a livello mondiale. Ha ricevuto per i suoi lavori prestigiosi riconoscimenti. Un César nel 1993 per la colonna sonora di L’Amant di J.J. Annaud e nel 1997 ottiene, tra l’altro, un Oscar, un Golden Globe, un Grammy Award e una Victoire de la Musique Victoire per le musiche per il film Il paziente inglese di Anthony Minghella. Compone anche per la danza collaborando con numerosi coreografi (Carolyn Carlson, Roland Petit, Wayne Mac Gregor, etc.). Negli ultimi anni, prestigiosi festival musicali internazionali lo invitano e per rendergli omaggio. Nel 2017, Yared è stato membro della giuria del Festival di Cannes e alla Philharmonie di Parigi è stato organizzato un concerto dedicato alle sue colonne sonore cinematografiche, insieme alla London Symphony Orchestra. Nell’ottobre 2019 è premiato con il premio Max Steiner a Vienna, dove ha tenuto un magnifico concerto. Nel gennaio 2021, Gabriel Yared, riceve il Prix 2021 France Musique – SACEM de la Musique de Film in occasione di un grande concerto tenuto insieme a Philharmonique de Radio France. Oggi, dopo 40 anni di felice relazione con il cinema, Gabriel non smette di sorprendere per il suo formidabile eclettismo, la ricchezza e l’originalità delle sue composizioni, la sua perfetta padronanza della scrittura classica unita a una grande sensibilità.

Bio attori

JULIETTE JOUAN

Diplomata in cinema e in lingua inglese, Juliette Jouan viene scelta a 20 anni per interpretare il ruolo della protagonista in Le vele scarlatte (L’Envol) di Pietro Marcello. Ha una formazione da musicista: canta, suona il piano e compone.

RAPHAËL THIÉRY

Nato nel 1962 a Sainte-Colombe sur Seine, figlio e nipote di un operaio metallurgico, Raphaël Thiéry viene presto coinvolto nel movimento di educazione popolare grazie ai suoi fratelli, di quindici anni più grandi di lui, che lo inizieranno alla pratica del vivere e agire insieme. Si dedica alla cosiddetta musica “folk” e segue i suoi fratelli che iniziano a calcare le scene regionali introducendolo alla cornamusa che diventerà il suo strumento. Dopo gli studi, a dir poco brevi, all’università di Digione, lavora come imprenditore forestale nel Morvan, a pochi chilometri dal suo villaggio natale. Più tardi decide di barattare la propria motosega per una cornamusa, il suo strumento preferito, e fonda il gruppo Faubourg de Boignard con cui realizzerà centinaia di concerti nei quali mescola musica tradizionale e musica contemporanea. Amante della scrittura e della scena, il teatro diventa per lui un nuovo spazio di creazione. Realizza così, con la complicità del suo accolito e mentore Patrick Grégoire, lo spettacolo Ecoute donc voir….

«Con la faccia che hai, dovresti fare cinema» si sente spesso ripetere. Nel 2005 incontra Alain Guiraudie che gli affida un ruolo in Rester vertical. Da allora, Raphaël ha ricoperto numerosi ruoli al cinema lavorando in diversi film: Amanda e Les passagers de la nuit di Mikhaël Hers, De nos frères bléssés di Hélier Cisterne, Sous les étoiles de Paris di Claus Drexel; e nelle serie La Révolution, Disparu à jamais (Netflix), Paris Police 1900 (Canal plus) Germinal (France 2), adattamento del romanzo di Emile Zola. Prossimamente sarà nelle sale con Poor Things, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, e con La Dégustation di Ivan Calbérac, al fianco di Isabelle Carré e Bernard Campan.

NOÈMIE LVOVSKY

Dopo gli studi di lettere e poi di cinema, Noémie Lvovsky realizza con successo il cortometraggio: Dis-moi oui, dis-moi non. Collabora come sceneggiatrice e responsabile del casting ai primi due film di Arnaud Desplechin: La vie des morts et La sentinelle.

Negli anni ’90 realizza il suo primo lungometraggio, Oublie-moi, seguito da Petites (Arte), e da La vie ne me fait pas peur, per il quale riceve il Premio Jean-Vigo, il Pardo d’argento al Festival di Locarno 1999, e il premio France Culture al Festival di Cannes 2000.

Collabora anche alle sceneggiature di Philippe Garrel e Valeria Bruni Tedeschi.

Dal 2001 passa dall’altra parte della macchina da presa recitando in numerosi film, tra gli altri: Ma femme est une actrice di Yvan Attal, Rois et Reine di Arnaud Desplechin, L’apollonide, souvenirs de la maison close di Bertrand Bonello, La belle saison di Catherine Corsini, Rosalie Blum de Julien Rappeneau, Les invisibles di Louis Julien Petit, Les Estivants di Valeria Bruni Tedeschi, La bonne épouse di Martin Provost. E infine Le vele scarlatte (L’envol) di Pietro Marcello, che aprirà la Quinzaine des Réalisateurs del 75º festival di Cannes.

Scrive e dirige Les sentiments, per il quale riceve il premio Louis Delluc 2003, scrive, dirige e recita in Camille redouble, premio SACD della Quinzaine des Réalisateurs al festival di Cannes 2012, Piazza Grande Award al Festival di Locarno, 13 nomination ai César. Demain et tous les autres jours è presentato ai festival di Locarno e Angoulême. Uscirà prossimamente il suo ultimo film La grande magie, lungometraggio da lei scritto e diretto e nel quale recita al fianco di Denis Podalydès e Judith Chemla.

Nel 2021, Noémie Lvovsky recita per la prima volta a teatro in Avant la retraite, opera diretta da Alain Françon.

Testo, video e foto da 01Distribution.

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