Eccezionale scoperta nel comune di Giugliano (NA) in Campania durante dei lavori  per il “Completamento e adeguamento del sistema di alimentazione idrica dell’area Flegreo Domitiana” condotti da Acqua Campania: gli archeologi hanno scoperto una tomba a camera di epoca ellenistica in perfetto stato di conservazione, denominata Tomba del Cerbero.

Tomba Giugliano
Tomba del Cerbero. Foto: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

Grazie a ricognizioni di superficie, in occasione delle indagini archeologiche preliminari prescritte dalla Soprintendenza per l’Area Metropolitana di Napoli, che hanno portato al riconoscimento di una dispersione di materiale di epoca storica, e ad un’intuizione della dott.ssa Simona Formola, funzionario responsabile per il territorio, è stato posizionato un saggio di scavo proprio in corrispondenza dell’area che si è rivelata densa di sepolture, con riti diversi (sia ad inumazione che ad incinerazione), che testimoniano il lungo utilizzo dell’area a scopi funerari, con più livelli di frequentazione, in un arco cronologico che va dall’età repubblicana a quella imperiale.

Tomba Giugliano
Tomba del Cerbero a Giugliano. Foto: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

Durante gli scavi, la cresta di un muro in opera incerta, assai ben costruito, si è rivelato essere il fronte di una monumentale tomba a camera, con l’ingresso ancora ben sigillato dall’originale lastra di tufo di chiusura, appena intaccata sulla sommità per creare un varco e consentire evidentemente l’accesso in una successiva fase di utilizzo dell’ipogeo, ben chiuso infine con tegole.

L’emozione che suscita il privilegio di una simile scoperta è indescrivibile. Il lavoro che tiene la Soprintendenza impegnata nelle sue instancabili azioni di tutela e la passione profusa dagli archeologi sul campo, oggi finalmente hanno ricevuto un degno riconoscimento. Un sentito ringraziamento va anche ai Carabinieri del Nucleo Tutela che ci supportano costantemente e con grande energia nel nostro lavoro e che, in questo caso particolare, si dimostrano una risorsa indispensabile per garantire la sicurezza dell’area. Il territorio di Giugliano, dopo anni di oblio, sta finalmente restituendo significative vestigia del suo glorioso passato, da preservare e tutelare, grazie ad uno sforzo comune”, dichiara il Soprintendente Mariano Nuzzo.

Tomba del Cerbero
Tomba del Cerbero. Sop. Mariano Nuzzo. Foto: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

La tomba di Giugliano presenta il soffitto e le pareti affrescate, in perfetto stato di conservazione, con scene mitologiche.

Le pitture, con colori vivaci, mostrano gli  Ittiocentauri, forse Aphros (personificazione della schiuma del mare) e Bythos (personificazione della profondità del mare) che sorreggono un clipeo sulla parete frontale, festoni che girano tutt’intorno la camera, e rappresentazioni figurate di Cerbero da cui la denominazione dell’ipogeo come “Tomba del Cerbero”.

Tre klìnai dipinte, un’ara con vasi per libagioni, inumati ancora deposti sui letti funebri con ricco corredo, completano il quadro di una scoperta che, in questo territorio, non ha precedenti.

Tomba Giugliano
Tomba del Cerbero a Giugliano. Foto: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

L’area della necropoli si pone significativamente in un punto nevralgico dell’ager Campanus, nei pressi di assi centuriali noti, ed equidistante dagli antichi assi stradali della via Cumis-Capuam e della via per Liternum. In particolare, da una prima analisi del contesto, sembra che la zona possa gravitare nella sfera culturale e politica di quest’ultima.

La Tomba a Giugliano, come annuncia la Soprintendenza, continuerà ad essere scavata e studiata.

Video dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli.

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