2 Maggio 2016
In una ricerca pubblicata sull’American Journal of Physical Anthropology, si è lavorato coi resti provenienti dagli scavi del cimitero londinese di St. Mary Spital, in uso dal 1120 al 1540 d.C. In questo lavoro sono stati escluse le sepolture collegate alla Peste nera, per concentrarsi sugli effetti delle carestie.
Tra le conclusioni alle quali le studiose sono giunte, quelle relative all’ipoplasia dello smalto (caratterizzata da solchi orizzontali) determinata a seguito di traumi fisiologici tra i sei mesi e i sei anni di età. Questo indicatore sarebbe stato collegato pure alle carestie. Al contrario, le lesioni periostali sarebbero legate a persone in buona salute, un fatto inaspettato per molti.
Lo studio “Frailty and famine: Patterns of mortality and physiological stress among victims of famine in medieval London“, di Samantha L. Yaussy, Sharon N. DeWitte e Rebecca C. Redfern, è stato pubblicato sull’American Journal of Physical Anthropology.
Link: American Journal of Physical Anthropology; EurekAlert! via University of South Carolina