Ricordate Father&Son, il primo videogioco narrativo in 2D a scorrimento laterale, realizzato dall’Associazione TuoMuseo, prodotto dal MANN – Museo Archeologico di Napoli, e successivamente lanciato in tutto il mondo? Da oggi 27 marzo sarà possibile scaricare anche la versione in Napoletano del gioco, sia su Google Play che su App Store!

Questa versione rappresenta un unicum nel suo genere, e vuole celebrare sia la dignità della lingua che la divulgazione culturale, la condivisione sociale e la promozione tecnologica del patrimonio.

Father&Son Napoletano

Il processo di traduzione in Napoletano è stato svolto grazie al lavoro portato avanti dall’avvocato Vincenzo De Falco, curatore del noto compendio sull’“Alfabeto napoletano”; lo screening per la selezione dei vocaboli è stato basato su una ricerca “sul campo”, in cui il lavoro di squadra tra linguisti e studenti dei quartieri popolari della città si è intrecciato ai diversi linguaggi della comunicazione, partendo dalla canzone. La scelta del traduttore si è concentrata su vocaboli correnti e mai stilizzati che hanno mantenuto, nel corso del tempo, lo stesso significato (cosa non sempre frequente nelle veloci evoluzioni della lingua). Nella versione “partenopea” del game, è sottolineato, ancora, il verosimile utilizzo del napoletano come base del parlato alla corte dei Borbone: una dimestichezza linguistica tanto diffusa da essere probabilmente “esportata” ed applicata anche nei rapporti diplomatici all’interno dell’entourage di Caterina di Russia.

I numeri raccontano il successo di “Father&Son”: 4 milioni di download in 97 paesi del mondo (tra i quali si segnala un particolare interesse da parte della Cina, da cui proviene il 43% dei giocatori), un indice di gradimento di 4.5 su App Store e 4.6 su Google Play, 920 mila ore spese dagli utenti (per la maggior parte adulti over 35) per completare i diversi livelli della sfida e, dal prossimo 20 aprile, il gioco sarà disponibile anche in tedesco e giapponese, portando a 10 il numero delle lingue disponibili.

Una delle scommesse più significative del videogioco, infatti, resta quella di allargare le maglie del racconto grazie all’ampliamento del sistema delle traduzioni ed alla proiezione della storia in una seconda ed avvincente puntata, che verrà lanciata in autunno: dalla simbolica storia di un ragazzo, che riscopre il padre scomparso grazie ad un suggestivo viaggio di riconoscimento nella sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, si passerà, nella continuazione del racconto, ad un percorso sulle infinite possibilità della vita.

Father&Son Napoletano

Lavorare oggi sulla digitalizzazione e l’innovazione dei Musei, fortemente voluta e sostenuta dal Mibact, vuol dire lavorare anche sul gaming, ormai riconosciuto strumento di condivisione e accessibilità”, commenta il Direttore del Museo, Paolo Giulierini. Farlo nella difficilissima situazione attuale, che ha imposto una forte accelerata in questo senso all’intera società italiana, ci motiva sempre di più nel percorso intrapreso tre anni fa con Father & Son. Avrà quindi un sequel, già quasi pronto e che lanceremo il prossimo autunno. E anche questa seconda puntata manterrà un’altissima qualità artistica grazie alla creatività del team di Fabio Viola, eccellenza italiana del settore. Da aprile intanto saranno rilasciate le versioni in tedesco e giapponese e, in questi giorni, una deliziosa ‘traduzione’ in napoletano della ‘prima puntata’. Confesso che vedere il giovane Michael passeggiare verso il Museo Archeologico tra la folla, i colori e i rumori del traffico, chiacchierando nella lingua di Eduardo, tra un caffè e un calcio ad un pallone, mi ha commosso ed emozionato. Si tratta di una versione alla quale tengo particolarmente, anche perché è stata realizzata insieme ad un gruppo di studenti dei quartieri popolari della città e che ora approda, insieme alle altre nove traduzioni, sulle piattaforme mondiali. Coinvolgere grazie a una esperienza ludica, allargare le conoscenze con un linguaggio nuovo e globale per raccontare al mondo la nostra storia: ora che il binomio cultura-videogiochi non fa più paura credo, infine, che prodotti come Father&Son possano essere utilizzati con profitto anche nella scuola digitale. Presto torneremo a ‘sbloccare’ tutti insieme il nostro gioco nelle sale del meraviglioso MANN”.

Secondo Ludovico Solima (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), ideatore del videogame Father&Son, Lo sforzo compiuto dal Museo nel rendere disponibile l’app in un numero così elevato di lingue (dieci) è giustificato dal successo internazionale di Father&Son, giunto alle soglie dei 4 milioni di download da ogni parte del mondo. L’Italia, nella classifica per Paese, pesa infatti poco più del 7%. La versione in napoletano è spiegata dalla volontà del Direttore del MANN, Paolo Giulierini, di cogliere un’occasione per rafforzare sempre più il radicamento del museo con il proprio territorio di appartenenza. A ciò si aggiunge la consapevolezza della dignità del dialetto Napoletano, tale da essere considerato una lingua a tutti gli effetti”.

Nell’attesa del lancio del sequel di “Father&Son”, vi proponiamo alcune anticipazioni sui contenuti della nuova puntata: i giocatori potranno seguire le storie parallele che si profilano nella vita di una donna napoletana, Gloria.

Partendo da una tipica situazione di crossroads esistenziali, la protagonista si troverà a visitare le collezioni del MANN, incontrando alcuni personaggi che hanno segnato la storia antica e quella più recente, in un suggestivo cortocircuito temporale tipico della prima edizione del game. Il viaggio di Gloria toccherà il Tempio di Iside e le sale degli Affreschi, si soffermerà sulla Villa dei Papiri e sulla collezione Farnese, per poi scoprire anche la sezione “Preistoria e Protostoria” del Museo: tra i capolavori dell’arte antica, Gloria troverà ispirazione nel tormentato amore di Cleopatra. Inoltre, osservando le documentazioni fotografiche presentate nella recente mostra “Hercules alla guerra” (MANN, settembre 2018/gennaio 2019), Gloria diventerà donna ed eroina nella Napoli delle Quattro Giornate.

Father&Son è diventato simbolo internazionale di un nuovo modo di raccontare il patrimonio”, commenta Fabio Viola, Fondatore dell’Associazione “TuoMuseo” e Game Designer, che aggiunge: “Milioni di persone si sono commosse seguendo la vita di Michael ed il valore universale delle emozioni. I reperti nelle teche ci aiutano a scoprire scelte morali, amori e paure provate da tutti noi tanto nell’Antico Egitto quanto oggi. Napoli è diventata il set di una nuova mitologia contemporanea che ha toccato, ed a volte cambiato, la vita di oltre 4 milioni di persone. Ed il Mann ha scoperto per primo come il linguaggio del videogioco possa aiutare a creare una saldatura tra il passato ed il futuro rendendo emozionante vivere il presente”.

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Si ringrazia l’Ufficio comunicazione, rapporti con gli organi di informazione, marketing e fundraising MANN per le foto, il video e i materiali forniti.

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