26 Ottobre 2015
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L’arrivo della colonizzazione umana nell’Emisfero Occidentale coincise con l’estinzione di dozzine di generi di specie della megafauna del Pleistocene.
Una nuova ricerca ha seguito l’ipotesi in uno studio di Paul Martin del 1973 (overkill hypothesis), e cioè che l’arrivo e la diffusione dei coloni umani nel Nuovo Mondo potesse essere datato considerando l’impatto ecologico sulle specie della megafauna che si estinguevano. Si sono prese perciò in considerazione le registrazioni relative alle datazioni al radiocarbonio delle specie estinte, per la Beringia Orientale, gli Stati Uniti e l’America Meridionale.
Sulla base dei distanziamenti e dei tempi, le estinzioni cominciarono approssimativamente in Beringia tra 13.300 e 15.000 anni prima del tempo presente, negli Stati Uniti tra 12.900 e 13.200 anni prima del tempo presente, e nell’America Meridionale tra 12.600 e 13.900 anni prima del tempo presente. Queste conclusioni sono difficilmente conciliabili con altre spiegazioni per le estinzioni.

Lo studio “Test of Martin’s overkill hypothesis using radiocarbon dates on extinct megafauna”, di Todd A. SurovellSpencer R. PeltonRichard Anderson-Sprecher, e Adam D. Myers, è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America.
Link: PNAS; University of Wyoming
Mammut lanoso, modello dal Royal BC Museum, a Victoria (Canada), foto di Flying Puffinda WikipediaCC BY-SA 2.0, caricata da FunkMonk.

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