Anche là è Roma. Antico e antichisti nel colonialismo italiano, di Sergio Brillante – recensione e intervista

Si narra che Medusa fosse capace di pietrificare qualunque essere mortale su cui posasse lo sguardo. La vista non era per lei organo di senso e analisi del reale, ma arma da impiegare ai danni dell’altro. Il medesimo genere di potere fu dato all’ideologia coloniale italiana dalla storia dell’antichità, conoscenza utilizzata come filtro deformante per guardare ai popoli colonizzati e immobilizzarli in un’immagine fissa.
(S. Brillante, Anche là è Roma. Antico e antichisti nel colonialismo italiano, Il Mulino, 2023, p. 11)

 Sergio Brillante, postdoc presso l’Istituto Italiano per la Storia Antica, è autore del saggio “Anche là è Roma. Antico e antichisti nel colonialismo italiano”, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino nel 2023.

Anche là è Roma. Antico e antichisti nel colonialismo italiano, di Sergio Brillante
la copertina del saggio Anche là è Roma. Antico e antichisti nel colonialismo italiano, di Sergio Brillante, pubblicato da Edizioni Il Mulino (2023)

Nel libro, Sergio Brillante, specialista di geografia e storiografia della Grecia antica, offre un quadro chiaro e aggiornato sulla questione del riuso del Classico nella retorica colonialista e del ruolo che gli Antichisti ebbero nel veicolare determinate immagini dell’Antico, finalizzate a legittimare le azioni di colonizzazione nel territorio africano e che, basandosi su distorsioni della storia greca e romana, costruirono rappresentazioni falsate e deformanti delle popolazioni straniere invase e dello stesso colonizzatore.

Il libro tratta di quattro diverse fasi del colonialismo italiano, tra il periodo del cosiddetto colonialismo liberale a quello di epoca fascista. Nella prima metà del saggio, l’autore si sofferma sugli eventi all’indomani della battaglia di Dogali (26 gennaio 1887) e sull’uso dell’antichità negli epigrammi per commemorare i caduti e i feriti della battaglia; nel secondo capitolo, ci si concentra sull’utilizzo del classicismo nelle argomentazioni favorevoli e contrarie alla campagna di Libia del 1911-1912. Nella seconda parte del volume, invece, viene trattato il rapporto tra la retorica classicista nei tentativi di valorizzare Tripolitania e Cirenaica e le connessioni tra le iniziative dell’Istituto di Studi Romani, nato contestualmente all’epoca fascista, e la campagna etiope del 1935-1936.

Achille Beltrame, La Domenica del Corriere, 16 April 1933. L'immagine era accompagnata dalla seguente descrizione: La visita degli studenti universitari in Tripolitania. Tra le vestigia della civilta romana in Africa, i goliardi innalzano i canti dell'Italia nuova e inneggiano al Duce
Achille Beltrame, La Domenica del Corriere, 16 April 1933. L’immagine era accompagnata dalla seguente descrizione: La visita degli studenti universitari in Tripolitania. Tra le vestigia della civilta romana in Africa, i goliardi innalzano i canti dell’Italia nuova e inneggiano al Duce. Immagine in pubblico dominio

Nel corso della rassegna di intellettuali coinvolti in operazioni di propaganda a favore degli interventi coloniali italiani, compaiono anche personalità disposte a denunciare le interpretazioni ingannevoli dei testi antichi, come, tra gli altri, Gaetano Salvemini, Achille Coen, Ettore Ciccotti, che non riuscirono, però, a dar vita ad un’opposizione efficace al progetto coloniale.

Anche là è Roma. Antico e antichisti nel colonialismo italiano, di Sergio Brillante

 

Sabato 16 Marzo ore 18:00: Anita Malagrinò Mustica dialoga insieme a Sergio Brillante, postdoc presso Istituto Italiano per la Storia Antica, partendo dal suo ultimo saggio,«Anche là è Roma». Antico e antichisti nel colonialismo italiano, pubblicato dalla Società editrice il Mulino (2023), per intessere nuove discussioni su questa tematica, scottante ancor oggi.

La diretta è ospitata sulla pagina Facebook di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale YouTube di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale Instagram di ClassiCult, sui canale LinkedIn di ClassiCult, sul canale Twitch della Wunderkammer.

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