Torna la vendemmia al Parco Archeologico di Pompei nella Casa del Triclinio all’aperto. Per l’occasione visitatori e stampa potranno assistere al consueto taglio delle uve coltivate nei vigneti delle antiche abitazioni dei pompeiani e dal quale si ricava il prestigioso vino Villa dei Misteri.

Vendemmia Pompei
Vendemmia Pompei. Foto: Umberto Cesino per Parco Archeologico di Pompei

La coltivazione delle uve e la produzione di vino fanno parte di un progetto scientifico già consolidato negli anni e avviato a partire dagli anni ’90 nell’ambito degli studi di ricerca botanica applicata all’archeologia da parte del Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco Archeologico di Pompei a cui poi ha fatto seguito la collaborazione con l’Azienda Vinicola Mastroberardino.

Vendemmia Pompei
Vendemmia Pompei. Foto: Umberto Cesino per Parco Archeologico di Pompei

Il progetto iniziale riguardava dapprima un’area limitata degli scavi, per poi ampliarsi e giungere oggi a interessare 15 aree a vigneto ubicate tutte nelle Regiones I e II dell’antica Pompei (tra cui Foro Boario, casa del Triclinio estivo, Domus della Nave Europa, Caupona del Gladiatore, Caupona di Eusino, l’Orto dei Fuggiaschi, ecc.) per un’estensione totale di circa un ettaro e mezzo e per una resa potenziale di circa 40 quintali per ettaro.

Vendemmia Pompei
Vendemmia Pompei. Foto: Umberto Cesino per Parco Archeologico di Pompei

La produzione del vino Villa dei Misteri rappresenta un modo davvero unico di pubblicizzare ulteriormente il sito di Pompei e farlo conoscere anche come luogo di produzione e prosecuzione di un’arte antica ampiamente raccontata anche dalle fonti classiche e dallo stesso Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia.

Dice il comandante della flotta del Miseno morto durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che la bontà dei vini prodotti a Pompei era cosa nota e questi raggiungevano il massimo del pregio nell’arco dei 10 anni, anche se risultavano particolarmente pesanti tanto da procurare terribili mal di testa per ore. Una tipologia di vite, denominata Murgentina perché proveniente dalla città di Morgantina in Sicilia, fu trapiantata a Pompei e da lì in poi ebbe uno sviluppo tale da mutare addirittura il nome in Pompeiana.

Altra varietà di vite, denominata Holconia e poi diffusa anche in Etruria, prendeva il nome da un’importante famiglia, quella degli Holconi, celebri viticoltori di origine pompeiana  vissuti in età augustea. Anche la fortuna di un’altra celebre famiglia pompeiana, gli Eumachi, dipendeva in buona parte dalla coltivazione della vite oltre che dell’olivo.

Vendemmia Pompei
Vendemmia Pompei. Foto: Umberto Cesino per Parco Archeologico di Pompei

Il Villa dei Misteri è frutto  dell’uvaggio storico di Piedirosso e Sciascinoso cui si è aggiunto, a partire dal millesimo 2011, l’importante contributo dell’Aglianico, vitigno simbolo della della Campania, testimone millenario della viticoltura di origine ellenica e tra le varietà più adatte alla produzione di grandi rossi da lungo invecchiamento. Risale al 2007 l’ampliamento del progetto di ricerca sulla Vitis vinifera a Pompei, con l’individuazione di ulteriori aree da ripristinare a vigneto, aree destinate prevalentemente all’Aglianico.

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