DOPO UN ANNO ‘IN TOUR’ LA PALA MACINGHI DEL VERROCCHIO TORNA NELLA CHIESA DI SAN MARTINO A STRADA (GRASSINA)
Il capolavoro del maestro di Leonardo, di proprietà degli Uffizi ma da un secolo ospitato nella parrocchia alle porte di Firenze, ha vissuto mesi movimentati: restaurato all’Opificio delle Pietre Dure, è stato in mostra agli Uffizi e in seguito alla Galleria nazionale dell’Umbria per l’esposizione sul Perugino nel cinquecentenario dalla morte; il suo ritorno “a casa” verrà celebrato domani sera con una messa celebrata dal cardinale e arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori.

Pala Macinghi
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435- Venezia 1488) e bottega, Sacra conversazione con i Santi Zanobi, Francesco, Giovanni Battista e Niccolò (“Pala Macinghi”), 1472. Gallerie degli Uffizi, Galleria delle statue e delle pitture, inv. 1890, n. 1592 (in deposito esterno alla Chiesa di San Martino a Strada). Tecnica mista su tavola, cm 176 x 170,4

La pala Macinghi, capolavoro del Verrocchio, maestro di Leonardo, torna nella chiesa di San Martino a Strada nella frazione di Grassina, Comune di Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze.

La Chiesa di San Martino a Strada nel Comune di Grassina
La Chiesa di San Martino a Strada nella frazione di Grassina, Comune di Bagno a Ripoli

La grande tavola raffigurante la Sacra conversazione con i Santi Zanobi, Francesco, Giovanni Battista e Niccolò è di proprietà delle Gallerie degli Uffizi, ma da circa un secolo orna l’altar maggiore della chiesa, che si trova a Grassina, nei dintorni di Firenze. in questo ultimo anno è stata protagonista di un vero e proprio tour: prima è stata all’Opificio delle Pietre Dure per essere sottoposta ad un attento lavoro di restauro, terminato il quale è andata in mostra proprio agli Uffizi, dopodiché ha raggiunto Perugia, dove è stata esposta nell’ambito della grande retrospettiva sul Perugino nel cinquecentenario della morte organizzata nei mesi scorsi dalla Galleria Nazionale dell’Umbria. Ora rientra finalmente a San Martino a Strada: ed il suo ritorno, il 12 settembre sarà festeggiato con una speciale messa nella chiesa che la ospita, celebrata dal cardinale e arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori alle 18.

Pala Macinghi Chiesa di San Martino a Strada

L’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori: “La chiesa di San Martino a Strada, nel giorno in cui la Chiesa celebra il Nome santissimo della Beata Vergine Maria, torna ad accogliere la tavola Macinghi, che ammiriamo ora in tutta la sua bellezza, dopo un accurato restauro. Grazie alla concessione della Galleria degli Uffizi, nell’ambito del progetto Uffizi Diffusi, l’opera viene così riproposta nel contesto liturgico e devozionale per cui fu pensata. Maria in trono, al centro della scena, è circondata da santi legati all’identità di questa terra, San Giovanni Battista, patrono di Firenze, e San Zanobi, vescovo patrono della Chiesa fiorentina, e poi San Nicola di Bari e san Francesco d’Assisi. Il capolavoro del Verrocchio, con una iconografia tradizionale, ma anche con alcuni caratteri più insoliti, ci conduce al mistero divino, mostra la fede che entra nella storia umana tramite l’incarnazione, attraverso la mediazione di Maria, dei santi e dell’azione sacramentale”.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “I depositi degli Uffizi non sono solamente nel museo, ma possono essere anche esterni, ovvero sparsi nel mondo, spesso in uffici pubblici o in ambasciate. E poi ci sono depositi come quello di San Martino a Strada, dove all’inizio del Novecento venne mandata la pala Macinghi di cui si conosceva poco, ma che ha attirato la devozione dei fedeli e l’attenzione degli studiosi. Ritornando nella chiesa dopo un lungo restauro e dopo esser stata esposta in due sedi prestigiose, la magnifica opera collega di nuovo il museo al territorio, diventando un caso esemplare del progetto “Uffizi diffusi”.

Pala Macinghi

Testo dall’Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi

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