Il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel Quarto bimestre 2023

Continua nel IV bimestre, luglio – agosto 2023, l’impegno del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) nelle attività di indagine per la tutela del patrimonio culturale, con il recupero di importanti opere d’arte in ambito nazionale e internazionale. Di seguito, alcune delle operazioni di polizia giudiziaria a tutela del patrimonio artistico e archeologico condotte sul territorio nazionale:

LUGLIO 2023

– Il Nucleo CC TPC Venezia ha restituito il dipinto “Natura morta con nautilus, limoni, prosciutto e calice” dell’artista Geerards Jasper al Direttore Regionale Musei del Veneto, portando a lieto fine una indagine iniziata nel giugno del 1999 per i reati di truffa, ricettazione ed esportazione illecita di beni culturali, conclusasi con la confisca del dipinto emessa dal Tribunale di Brescia.

Il dipinto di Jasper Geerards, Natura morta con nautilus, limoni, prosciutto e calice
Il dipinto di Jasper Geerards, Natura morta con nautilus, limoni, prosciutto e calice (Dipinto, olio su tavola, cm 59×74, rappresenta su un piano di appoggio un florilegio di prodotti della terra e dell’uomo, tra i quali una grande conchiglia nautilus che si riflette su una guantiera. L’opera è firmata sul bordo del tavolo ‘JG fecit’)

Carabinieri recuperano natura morta di Jasper Geerards

– Il Comandante del Nucleo TPC de L’Aquila ha restituito presso l’Archivio Provinciale Aracoeli-Storico dei Frati Minori, un antico tomo risalente al 1662 intitolato “Gesta Virtutes et miracula B. Ioannis a Capestrano”, sottratto in epoca imprecisata dalla Biblioteca del Convento Francescano di Artena (RM) e su cui sono tuttora in corso le indagini. Il libro è stato individuato e sequestrato dai Carabinieri dell’Arte nel corso del costante monitoraggio dei siti di e-commerce e dei cataloghi delle case d’asta per contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita.

– I Carabinieri del Nucleo TPC di Roma hanno restituito all’Archivio Storico del Comune di Tivoli, 25 documenti archivistici risalenti alla prima metà del XIX secolo e riconducibili all’archivio dell’antica deputazione provinciale di Tivoli, attualmente conservati presso l’Archivio Storico.

– Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha rinnovato con la Comunità Ebraica di Roma il protocollo d’intesa sottoscritto dal Presidente della Comunità Ebraica, Victor Fadlun, e dal Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese. L’intesa disciplina gli ambiti di collaborazione tra le parti, in particolare la promozione di iniziative in tema di prevenzione e contrasto al traffico illecito di beni della cultura ebraica e lo scambio di informazioni relative a oggetti di origine ebraica, nel rispetto della legislazione vigente.

– I Carabinieri del Nucleo TPC di Napoli, nell’ambito dell’indagine denominata “Cales” coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno sottoposto a sequestro migliaia di reperti archeologici provenienti da scavi clandestini effettuati nel territorio della Provincia di Caserta, per un valore economico complessivo – secondo le stime degli esperti – di circa 3 milioni di euro. Sono state eseguite 22 perquisizioni tra la Campania, la Basilicata e la Puglia, rinvenendo anche 95 vasi antichi giudicati di inestimabile valore, 20 reperti archeologici in marmo e 300 reperti di varia natura, tutti indebitamente sottratti al patrimonio dello Stato, mediante scavi archeologici abusivi condotti nell’area casertana.

Carabinieri sequestrano migliaia di reperti archeologici da scavi clandestini nella Provincia di Caserta

– Civitavecchia (RM): la Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Carabinieri TPC, coadiuvati dal Centro Carabinieri Subacquei di Genova e dal Nucleo Carabinieri Subacquei di Roma con l’ausilio della motovedetta d’altura del Servizio Navale della Compagnia Carabinieri di Civitavecchia, e in collaborazione con la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo di Taranto, hanno individuato un importante relitto di un’antica nave oneraria romana del II-I sec. a.C., adagiata sul fondale marino. Le operazioni di ricerca e rinvenimento si sono svolte con l’impiego di un robot sistema ROV (Remotely Operated Vehicle), comprensivo di sonar ed ecoscandaglio, tra le moderne attrezzature tecniche in dotazione al Centro Carabinieri Subacquei di Genova e al Nucleo Carabinieri Subacquei di Roma, che hanno permesso di localizzare l’antica imbarcazione romana, risalente al II-I secolo. a.C. Il video ritrae i resti adagiati a circa 160 metri di profondità sul fondale, con un carico di centinaia di anfore romane tipo “Dressel 1 B”, la maggior parte integre, rendendo visibile un giacimento delle dimensioni di mt. 12 di larghezza per mt. 17 di lunghezza, da cui si può ipotizzare che la nave potesse superare le dimensioni di 20 metri.

Civitavecchia: Carabinieri individuano relitto di nave oneraria romana e anfore

 

 

AGOSTO 2023

– I Carabinieri del Nucleo TPC di Udine, con la collaborazione dei comparti di specialità di cui dispone l’Arma dei Carabinieri, hanno intrapreso un monitoraggio delle aree marine antistanti la cittadina turistica di Grado, attraverso l’impiego della Motovedetta CC 401 in forza alla locale Stazione e al Nucleo Subacquei Carabinieri di Genova. Il servizio è stato arricchito dalla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia di Trieste e del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università di Udine. Le attività hanno permesso il recupero di decine di reperti dell’antica Aquileia. I siti archeologici sommersi costituiscono un patrimonio culturale importante da preservare e monitorare soprattutto per evitarne la sottrazione ad opera di malfattori, ma anche per scongiurare danneggiamenti dovuti alle naturali azioni di erosione da corrente, quali flusso costante delle maree.

– I Carabinieri del Nucleo TPC di Perugia hanno consegnato al Convento di San Francesco d’Assisi in Foligno una lettera manoscritta di Papa Pio VI data 1775, preziosa testimonianza documentale appartenente al fondo archivistico di quel monastero. La missiva, un “breve pontificio” vergato a mano su pergamena a firma di Papa Paolo VI, secondo lo studio condotto dal funzionario della Soprintendenza Bibliografica e Archivistica dell’Umbria incaricato per l’expertise, corrisponderebbe a un atto pontificio, utilizzato per la trattazione di “affari di minor rilevanza amministrativa”.

Tra gli impegni istituzionali in campo internazionale:

– 17 luglio 2023: si è svolta nella sede del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale una cerimonia per la restituzione di tre manufatti archeologici alla Repubblica di Cipro rappresentata dall’Ambasciatore della Repubblica di Cipro a Roma, S.E. Yiorgos Christofides, da parte del Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese.

I beni culturali, sequestrati su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, appartenevano a una collezione privata, nel dettaglio una coppa in ceramica di tipo “white painted III-V”, del periodo medio ciprota 1750-1650 a.C., una coppetta in ceramica di tipo “base ring I”, del periodo tardo ciprota 1600-1450 a.C. e una giara a staffa di tipo egeo, tarda età del bronzo 1400 – 1200 a.C. Presenti all’evento il Consigliere dell’Ambasciata di Cipro a Roma, Kypriani Stavrinaki, il Capo del Dipartimento delle Antichità del Ministero della Cultura cipriota Marina Ieronimidou e il Capo della Protezione dei beni culturali delle Forze di Polizia di Cipro, Michalis Gavrielides.

Carabinieri restituiscono a Cipro tre ceramiche del secondo millennio a. C.

– 19 luglio 2023: i Carabinieri dell’Arte hanno rimpatriato un incunabolo del 1493 con cui Cristoforo Colombo, al rientro dalle Americhe, annunciava ai Reali di Spagna la scoperta del Nuovo Mondo. L’epistola “de Insulis Indiae supera Gangem nuper inventis”, stampata a Roma da Stephan Plannck dopo il 29 aprile 1493, era stata trafugata, in epoca antecedente al 1988, dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. La lettera è composta da 8 pagine scritte in latino e rappresenta un documento di elevatissima importanza storico-bibliografica e di considerevole valore commerciale. Il testo stampato era nelle mani di un facoltoso collezionista di Dallas, risultato poi essere detentore in buona fede. Quest’ultimo, informato della provenienza illecita del bene, sulla base di evidenze e riscontri raccolti dal Comando Carabinieri del TPC, non si è opposto alla confisca posta in essere dalla Procura di Philadelphia e alla definitiva restituzione allo Stato italiano.

La cerimonia di restituzione si è svolta nella sede del Collegio romano del Ministero della Cultura, alla presenza del Ministro Gennaro Sangiuliano, del Comandante dei Carabinieri TPC, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, del Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Angelantonio Racanelli, oltre a rappresentanti americani dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) e dell’Ambasciata USA.

incunabolo Colombo Carabinieri quarto bimestre 2023– 26 luglio 2023: si è svolta presso la Rappresentanza Diplomatica di Croazia in Roma una cerimonia di donazione allo stato Croato della famosa “Croce Zaratina”, una croce astile in lamina d’argento del XIV secolo. Gli approfonditi accertamenti svolti dai Carabinieri del Nucleo TPC di Genova hanno consentito di confermare che il prezioso manufatto, conferito in comodato dai proprietari in buona fede in favore dell’amministrazione comunale della città di La Spezia per essere esposto nel locale museo civico, era esattamente quello trafugato circa cinquant’anni fa dalla Croazia.

Carabinieri restituiscono alla Croazia croce astile del XIV secolo

 

Testo e immagini dall’Ufficio Stampa Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

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