Il mito come formula della vita | Saggi sul mito di Cesare Pavese

L’inesausta vitalità dell’opera di Cesare Pavese è testimoniata dalle pubblicazioni e ripubblicazioni della sua poesia, narrativa, saggistica in edizioni nuove, mutate, rivedute. È proprio con un’opera di Cesare Pavese che La Noce d’Oro, neonata casa editrice romana, inaugura la propria storia. La scelta è ricaduta, nell’ampia opera di Pavese, su una piccola raccolta di prose incentrata su mito, simbolo e scrittura. Nell’elegante veste viola della Noce d’Oro questi testi rinascono come Saggi sul mito (2021).

Saggi sul mito di Cesare Pavese. Foto di Sofia Fiorini

Pubblicati per la prima volta nel 1951 in Letteratura americana e altri saggi, i testi selezionati dalla Noce d’Oro trovano ora lo spazio esclusivo che meritano. Isolata in questa edizione, la produzione saggistica di Pavese sul mito riluce nello stile inconfondibile di un autore che con esso ha avuto un rapporto carnale. Analisi analitica dei meccanismi simbolici, questi saggi sembrano quasi la controparte teorica dei Dialoghi con Leucò, in cui Pavese ha dato voce direttamente ai personaggi del mito.

[Carattere] della fiaba mitica è la consacrazione dei luoghi unici, legati a un fatto a una gesta a un evento. A un luogo, tra tutti, si dà un significato assoluto, isolandolo dal mondo. Così sono nati i santuari. Così a ciascuno i luoghi dell’infanzia ritornano alla memoria; in essi accaddero cose che li han fatti unici e li trascelgono sul resto del mondo con questo suggello mitico.1

Mito e mitologia personale

“Là è nata la sua fantasia, la può rinascere ogni volta che ci ritorni”. Così scrive Pavese a Fernanda Pivano a proposito dei luoghi d’origine nella lettera del 27 giugno 1942 che apre il volume viola della Noce d’Oro. In questo stralcio di corrispondenza compare il fil rouge che percorrerà tutti i Saggi sul mito: l’infanzia come serbatoio di immagini mitiche, la pregnanza di alcuni luoghi che sembrano portare in sé la carica di qualche divinità, la potenza di tutto ciò che nella realtà si carica di assoluto e diventa simbolo. Tutto ciò riporta il lettore molto vicino all’opera di Cristina Campo ha ispirato la nascita della casa editrice, fornendone il nome. La noce d’oro è infatti il racconto autobiografico di Campo in cui l’autrice rielabora mito e simbolo della propria esperienza personale, forgiandone la fiaba. Se gli inizi sono indicativi di tutta la storia a venire, il lettore della Noce d’Oro dovrà presumere da questo primo titolo che le future pubblicazioni della casa editrice resteranno, come questa, fedeli alla propria radice.

Saggi sul mito di Cesare Pavese. Foto di Sofia Fiorini

Il mito come formula della vita

La necessità di spiegare il meccanismo del mito e del simbolo anche teoricamente si spiega con il fatto che Pavese non fondasse su di esso solo la propria scrittura, ma la sua stessa vita. Una prospettiva molto simile apparteneva anche al filosofo tedesco Ernst Cassirer. Per questo, a completare le definizioni di Pavese su mito, simbolo e poesia, l’editore allega in calce ai testi l’appendice Il mito come forma di vita di Ernst Cassirer. Amato da Pavese ed agognato, da lui e da Ernesto de Martino, come autore della collana viola Einaudi in cui, misteriosamente, non confluì mai, Cassirer sembra rappresentare l’ipotesto dei Saggi sul mito. Più di una semplice appendice, i cinque saggi di Cassirer (Animal symbolicum, L’uomo primitivo, L’Io e l’anima, La formazione del senso dell’Io dal senso mitico dell’unità e della vita, Il concetto di personalità e gli dèi personali) eguagliano in bellezza la voce di Pavese, e forse a tratti la superano, forti anche della limpidezza della recente traduzione.

L’uomo coglie e riconosce il suo proprio essere solo nella misura in cui è in grado di renderselo visibile nell’immagine dei propri dèi. Così come solo dando forma da sé agli strumenti e alle cose egli riesce a intendere la struttura del proprio corpo e delle sue membra, così dalle proprie produzioni spirituali, dal linguaggio, dal mito e dell’arte ricava la misura oggettiva con cui confrontarsi e con cui intendersi come un cosmo indipendente dotato di sue proprie leggi strutturali. 2

1 Cesare Pavese, Del mito, del simbolo e d’altro, in Saggi sul mito, La Noce d’Oro, Roma, 2021, p. 15.

2 Ernst Cassirer, Il concetto di personalità e gli dèi personali, in Cesare Pavese, Saggi sul mito, La Noce d’Oro, Roma, 2021, p. 15.

Saggi sul mito di Cesare Pavese
Saggi sul mito di Cesare Pavese. Foto di Sofia Fiorini

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Saggi sul mito Cesare Pavese La Noce d'Oro
La copertina dei Saggi sul mito di Cesare Pavese, edito da La Noce d’Oro (2021) nella collana Tebaide, con alcuni testi di Ernest Cassirer

 

Il libro recensito è stato cortesemente fornito dalla Casa Editrice.

Sofia Fiorini (Rimini, 1995) è scrittrice e insegnante. In poesia ha pubblicato “La logica del merito” (Interno Poesia, 2017) - premiato dal Premio Violani Landi e dal Premio Prato, recentemente ripubblicato come "La logica del merito e nuove poesie" (Interno Poesia, 2023) - e “La perla di Minerva” (La Noce d’Oro, 2023). Ha tradotto l’antologia italiana delle poesie di Ralph Waldo Emerson “Il cervello di fuoco” (La Noce d’Oro, 2022) e ha collaborato a curare l'antologia “Costellazione parallela. Poetesse italiane del Novecento” (Vallecchi, 2023).

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