XIV FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE E DEL CINEMA ARCHEOLOGICO: A Licodia Eubea la settima arte al servizio di un patrimonio da salvare
La cittadina calatina dal 9 al 13 ottobre è quartiere generale del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico che, giunto alla XIV edizione, ha l’ambizione di comunicare l’importanza del patrimonio culturale e della sua tutela ad un pubblico sempre più ampio e giovane
I direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele: «Abbiamo l’obbligo morale di proteggerlo e di consegnarlo alle future generazioni attraverso un linguaggio consono»
Sabato 19 ottobre, a Chiaramonte Gulfi, la giornata dedicata al cinema documentaristico siciliano
(ATTENZIONE: Eventi rinviati a data da stabilire, causa allerta meteo)
Licodia Eubea (Ct), da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2024
Chiaramonte Gulfi (Rg), sabato 19 ottobre 2024
https://www.rassegnalicodia.it/
La settima arte a salvaguardia del patrimonio culturale, della sua memoria e della sua valorizzazione. Nasce con questa spinta propulsiva il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea, città-culla dell’archeologia preistorica e oggi roccaforte di un modo alternativo di fare cultura, diventato quartier generale di un festival singolare che ha l’ambizione di comunicare l’importanza del patrimonio culturale e della sua tutela ad un pubblico sempre più ampio, costituito soprattutto da giovani.
Ne sono ideatori e artefici i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele – archeologa e sceneggiatrice lei, regista ed autore lui – che da 14 anni portano con successo il migliore cinema documentaristico e narrativo dedicato al patrimonio culturale e all’archeologia nel piccolo centro incastonato negli Iblei: una iniziativa nata dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto”.
Un elmo dorato decorato da foglie scure che richiamano motivi antichi, simboli di vita e di continuità di un’archeologia viva e pulsante, è l’elegante immagine dell’edizione 2024 realizzata dall’illustratore Pierluigi Longo che, sintetizzando il concept della XIV edizione, invita a riflettere sulla relazione tra storia e modernità.
«Il nostro Patrimonio culturale è in pericolo – dicono Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele –, chi dovrebbe fruirne lo maltratta e chi dovrebbe valorizzarlo non lo tutela. Noi abbiamo l’obbligo morale di proteggerlo dalla dimenticanza e di consegnarlo alle future generazioni attraverso un linguaggio che valorizzi il lavoro degli archeologi. In questi anni abbiamo potuto constatare che una certa grammatica filmica legata al patrimonio culturale arriva al grande pubblico solo attraverso il giusto linguaggio: stili e registri che è necessario saper maneggiare. È per questo motivo – concludono – che il nostro festival affianca all’arte del cinema altre attività, come incontri con specialisti del settore, mostre e workshop».
L’edizione 2024 del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, che è sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, si svolgerà a Licodia Eubea (Ct) da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre e, per la prima volta, prevede una finestra a Chiaramonte Gulfi (Rg), sabato 19 ottobre, dedicata al cinema documentaristico siciliano.
Quaranta i film in programma (di cui 4 fuori concorso), provenienti da ogni parte del mondo, saranno proiettati sin dalla prima giornata, subito dopo l’inaugurazione in programma al Teatro della Legalità alle ore 17, e che vedrà la partecipazione dei direttori artistici insieme a Giacomo Caruso, presidente dell’Archeoclub di Licodia Eubea, le autorità cittadine e Donatella Irene Aprile, Soprintendente dei Beni culturali di Catania. A seguire, nei locali dell’Ex chiesa di San Benedetto e Santa Caterina, sarà inaugurata la mostra fotografica “Nescienza” dell’artista sperimentale Daniele Cascone.
Il legame con il territorio è parte integrante di un festival che ambisce a far diventare “centro” una “periferia” come Licodia Eubea, con l’obiettivo di valorizzare un luogo ai margini della provincia catanese ma che può vantare bellezze archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche come pochi altri. In un’ottica di scambio, il Festival della Comunicazione e del cinema archeologico affianca al premio cinematografico un’attività di promozione del territorio attraverso passeggiate, aperitivi con i prodotti enogastronomici della tradizione locale (in programma tutte le sere per permettere al pubblico anche di incontrare le delegazioni artistiche dei film in concorso), laboratori didattici rivolti alle scolaresche e masterclass per professionisti della comunicazione ma, soprattutto, il festival quest’anno dedica al territorio l’incontro: “Le grotte di Licodia Eubea. Ricerca, tutela e valorizzazione di un territorio” (giovedì 10 ottobre alle ore 18) al quale parteciperanno Maria Turco, funzionaria archeologa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania; Orazio Palio, docente di Preistoria e Protostoria all’Università di Catania; e Antonio Barone autore ed esperto Pnrr Beni Culturali del comune di Licodia Eubea.
Quanto agli incontri in programma non si può non citare quello previsto sabato 12 ottobre “Mo(n)stre. Ironia e comunicazione del patrimonio culturale” con Fabrizio Federici, storico dell’arte e ricercatore dell’Università di Firenze, ma anche fenomeno social: il suo profilo Mo(n)stre, diventato subito virale, racconta il patrimonio culturale e la sua attualità con sottile ironia attraverso meme e giochi di parole. Infine, precederà la premiazione di domenica 13 ottobre l’interessante tavola rotonda “Rubare il passato. Tombaroli, ladri e cacciatori di tesori: il reale e immaginario” alla quale parteciperanno l’archeologo e giornalista Tsao Cevoli (direttore della rivista scientifica Archeomafie), la giornalista RAI Dania Mondini, l’archeologa Lidia Vignola (presidente dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie), e l’archeologa Serena Raffiotta nelle vesti di moderatrice.
Fulcro del festival restano le proiezioni cinematografiche – quest’anno provenienti da Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Polonia, Svizzera, Grecia, Turchia, Bulgaria e persino Cina – tra cui spiccano 24 film che saranno proiettati in prima regionale, 6 in prima nazionale e 4 film in prima assoluta. Al termine della cinque giorni il Festival della Comunicazione e del cinema archeologico assegnerà tre premi: “Archeoclub d’Italia” al film più gradito dal pubblico; “ArcheoVisiva” assegnato a un film votato dalla giuria internazionale di qualità (composta dall’autore e regista Massimo D’Alessandro; da Giulia Iannello, project manager di Magma – mostra di cinema breve; da Maria Turco, funzionaria archeologa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania e dal regista greco Vasileios Loules) e il premio “Antonino Di Vita” (dedicato al famoso archeologo, nume tutelare del festival) assegnato dal comitato scientifico a un professionista che ha speso la propria attività nella promozione e nella valorizzazione della conoscenza del patrimonio culturale.
Quest’anno il Festival della Comunicazione e del cinema archeologico per la prima volta valica i confini di Licodia Eubea per spostarsi sabato 19 ottobre a Chiaramonte Gulfi.
«Il Teatro Leonardo Sciascia ospiterà una finestra sul cinema documentario siciliano inaugurata nel 2014 dal critico cinematografico, e grande amico del festival, Sebastiano Gesù – spiegano i direttori artistici Cilio e Daniele – . In questa occasione saranno proiettati tre film e avremo il piacere di ospitare la regista palermitana Costanza Quatriglio che presenterà il suo “Terramatta. Il Novecento siciliano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano”, film del 2012 dedicato allo scrittore-contadino di Chiaramonte Gulfi che sarà proiettato subito dopo un incontro con la regista».
La giornata di Chiaramonte Gulfi, che prevede anche la proiezione dei film “Anima Insulae” di Lorenzo Daniele e “Nothing holier than a dolphin” di Isabella Margara, si concluderà con la presentazione del libro “Terroir. Metafisica del territorio (e del vino)” di Cristian Aiello e Antonella Giardina.
Al via il Festival della Comunicazione e del cinema archeologico di Licodia Eubea
Giunto alla XIV edizione, il festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele che quest’anno ha per tema ”Un patrimonio da salvare”, si inaugura mercoledì 9 ottobre con la proiezione di 5 film (dei 40 in programma), tra cui spicca una prima assoluta, una prima nazionale e la prima proiezione regionale di “Calattubo. Memorie da salvare” dell’antropologo e documentarista palermitano Lorenzo Mercurio che racconta l’area archeologica di Alcamo (Tp) attraverso la voce di alcuni componenti dell’associazione che la cura e ne rende fruibile almeno una parte
Licodia Eubea (Ct), da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2024
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Si accendono i riflettori sulla XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea, kermesse cinematografica di altissimo spessore culturale ideata e diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele – archeologa e sceneggiatrice lei, regista ed autore lui – nata dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto”.
Un elmo dorato decorato da foglie scure che richiamano motivi antichi, simboli di vita e di continuità di un’archeologia viva e pulsante, è l’elegante immagine dell’edizione 2024 realizzata dall’illustratore Pierluigi Longo che, sintetizzando il concept della XIV edizione “Un patrimonio da salvare”, invita a riflettere sulla relazione tra storia e modernità.
«Maurizio Bettini scriveva che se è vero che i monumenti hanno bisogno di essere salvaguardati dal deterioramento e dalla distruzione altrettanto fondamentale è l’esercizio della “memoria culturale” – dicono i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele –, ovvero quella consapevolezza diffusa del passato, condivisa da una certa comunità, che risulta non soltanto dalla conoscenza storica degli eventi trascorsi, ma anche dal patrimonio di racconti, tradizioni, immagini che formano la “coscienza culturale” della comunità stessa. Partendo da questa riflessione, ecco farsi strada il leitmotiv di quest’anno, condensato nell’espressione: un patrimonio da salvare. È il filo rosso che si dipana attraverso la kermesse cinematografica, gli incontri e le tavole rotonde, le attività di formazione e di intrattenimento. Ogni segmento del ricco cartellone di questa edizione – concludono – si confronta con questa tematica, tanto urgente quanto complessa, e la comunica secondo un linguaggio rinnovato».
Il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, sarà inaugurato mercoledì 9 alle ore 17 al Teatro della Legalità di Licodia Eubea dai direttori artistici con Giacomo Caruso, presidente dell’Archeoclub di Licodia Eubea, Santo Randone, sindaco di Licodia Eubea, Giuliana Pepi, assessora comunale al Turismo sport e spettacolo e Donatella Irene Aprile, soprintendente dei Beni culturali di Catania.
Si entrerà subito nel vivo con la proiezione di 5 dei 40 i film in programma (di cui 4 fuori concorso): si parte subito con la prima nazionale “Naachtun. Le Royaume Maya révélé” (Francia, 2024) del regista francese Jean-Baptiste Erreca, specializzato nella produzione di documentari dedicati all’archeologia e all’etologia, e con la proiezione in prima regionale di “Calattubo. Memorie da salvare” (Italia, 2024) dell’antropologo e documentarista palermitano Lorenzo Mercurio che racconta l’area archeologica di Alcamo (Tp) attraverso la voce di alcuni componenti dell’associazione che la cura e ne rende fruibile una parte. Dalle ore 21.15 nel Teatro della Legalità si potrà assistere alla prima proiezione assoluta di “Palombara. Il borgo delle ciliegie” (Italia 2024), documentario inedito sul rapporto millenario tra la Sabina e l’antica Roma dei documentaristi Diego D’Innocenzo (che presenzierà alla proiezione) e Francesco Giannetti; alla prima regionale de “Il serparo” (Italia 2024) di Alessio Consorte dedicato al borgo abruzzese che celebra la Festa di San Domenico Abate, santo protettore dal morso dei serpenti, e la prima regionale di “Quest for Midas” (Turchia 2023) documentario del regista e produttore turco Kadir Uluç che ha seguito per un giorno il lavoro di una squadra di archeologi impegnata sugli scavi di Gordion, a 70 chilometri da Ankara, in Turchia.
Tra le due proiezioni nei locali dell’Ex chiesa di San Benedetto e Santa Caterina sarà inaugurata la mostra fotografica “Nescienza” dell’artista sperimentale Daniele Cascone.
Il concetto di nescienza, proveniente dal latino “nescientia”, qui è inteso ben oltre la mera mancanza di conoscenza. Incarna una profonda forma di ignoranza, l’incapacità radicata di afferrare il vero significato della nostra esistenza. Questa dimensione di non-conoscenza è il nucleo su cui si costruisce il senso di assurdità che pervade la nostra esperienza. Le opere dell’artista – propenso a sperimentare mescolando tecniche digitali con strumenti tradizionali interessandosi a fotografia, stop-motion e video – pur appartenendo a periodi, stili e riflessioni differenti, contengono degli elementi di raccordo: il legame con i simboli, il gusto per l’assurdo e il bizzarro e, non meno importante, il sottile legame ai temi esistenziali, di cui quella nescienza sopra citata, è un aspetto centrale.
Il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico proseguirà a Licodia Eubea fino a domenica 13 ottobre e quest’anno per la prima volta prevede uno spin-off a Chiaramonte Gulfi (Rg), sabato 19 ottobre.
I FILM DI MERCOLEDÌ 9 OTTOBRE
Prima nazionale
Naachtun. Le Royaume Maya révélé (Francia 2024; 90′) di Jean-Baptiste Erreca
Produzione: One Planet
Gli archeologi pensavano di aver scoperto quasi tutto della civiltà Maya. La nuova tecnologia Lidar, capace di rilevare strutture sepolte ha invece rivelato numerose costruzioni ancora inesplorate. La città di Naachtun è di particolare interesse per un team di ricercatori del CNRS. L’area indagata è immensa e ostile, ma gli archeologi adesso sanno dove cercare. Quali scoperte li attendono? Ad oltre mille anni dal suo declino, la città di Naachtun non ha ancora finito di svelare i suoi segreti.
Scheda del film: https://www.classicult.it/naachtun-le-royaume-maya-revele-documentario-di-jean-baptiste-erreca/
Prima regionale
Calattubo. Memorie da salvare (Italia 2024; 33′) di Lorenzo Mercurio
Consulenza scientifica: Giovanni Purpura Produzione: EsperienzaSicilia.it
Calattubo, nel comune siciliano di Alcamo (Trapani), è un’area ricca di testimonianze archeologiche che evidenziano la presenza umana almeno dalla preistoria, fino al terremoto del Belìce (1968). Il documentario racconta il territorio attraverso la voce di alcuni dei componenti di “Salviamo il Castello di Calatubo”, l’associazione che cura e rende fruibile almeno una parte dei luoghi d’interesse storico-archeologico del sito.
Scheda del film: https://www.classicult.it/calattubo-memorie-da-salvare-di-lorenzo-mercurio/
Prima assoluta
Palombara. Il borgo delle ciliegie (Italia 2024, 40′) di Diego D’Innocenzo e Francesco Giannetti
Consulenza scientifica: Francesco Giannetti Produzione: Terra srl
Un documentario completamente inedito sul rapporto millenario tra la Sabina e l’antica Roma, letto attraverso un elemento particolare: la frutta. Dal ratto delle Sabine ad opera di Romolo, fino ad oggi, la Sabina è stata una parte essenziale della civiltà romana. Ricostruiamo questo percorso attraverso i prodotti agricoli che arrivarono dalle provincie dell’Impero e scopriamo così l’origine geografica ed etimologica di molti dei frutti che oggi troviamo sulla nostra tavola.
Scheda del film: https://www.classicult.it/palombara-il-borgo-delle-ciliegie/
Prima regionale
Il serparo (Italia 2024, 16′) di Alessio Consorte
Produzione: Alessio Consorte
Ogni primo maggio a Cocullo, un pittoresco borgo abruzzese, si celebra la Festa di San Domenico Abate, il santo protettore dal morso dei serpenti. Questa antica tradizione vede gli abitanti del luogo catturare le serpi per rendere omaggio al Santo, perpetuando un rito che si tramanda da secoli. Il regista segue da vicino il Serparo più anziano del paese, il signor Tonino Chiocchio, custode di saperi e segreti tramandati di generazione in generazione.
Scheda del film: https://www.classicult.it/il-serparo-documentario-di-alessio-consorte/
Prima regionale
Quest for Midas (Turchia 2023, 21′) di Kadir Uluç
Consulenza scientifica: Brian Rose Produzione: Kadim KOÇ
Il documentario segue per un giorno il lavoro di una squadra di archeologi impegnata sugli scavi di Gordion, antica capitale della civiltà frigia, a settanta chilometri da Ankara, in Turchia. La missione, guidata dal Professore Brian Rose, ha aperto le cortine del tempo con l’entusiasmo e la consapevolezza di scrivere la Storia. Il documentario include, inoltre, il lavoro svolto in passato, i progetti per il futuro e di come la scelta di uno stile di vita alternativo da parte di Brian Rose si sia trasformata nel tempo in amore e passione.
Scheda del film: https://www.classicult.it/midasin-izinde-quest-for-midas-documentario-di-kadir-uluc/
Undici proiezioni per la seconda giornata del Festival della Comunicazione e del cinema archeologico di Licodia Eubea
Il festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele entra subito nel vivo. Giovedì 10 ottobre sono in programma laboratori didattici e una masterclass rivolta a universitari e professionisti della comunicazione. Tra i film in concorso molte prime proiezioni, soprattutto tra gli stranieri, ed una prima assoluta. Nel pomeriggio l’incontro sulle grotte di Licodia Eubea, durante il quale saranno presentati i risultati di uno studio condotto sugli scavi delle Grotte di Marineo, al quale parteciperanno rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali e dell’Università di Catania
Licodia Eubea (Ct), da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2024
https://www.rassegnalicodia.it/
Dopo il grande successo della serata inaugurale il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea entra nel vivo della programmazione. Non solo cinema, dunque, ma anche una serie di appuntamenti che arricchiscono e diversificano l’ampio programma messo a punto dai direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele per la seconda giornata di questa XIV edizione.
Undici le proiezioni in programma giovedì 10 ottobre, suddivise tra mattina, pomeriggio e sera, che saranno inframmezzati da un laboratorio didattico rivolto a studenti di ogni ordine e grado, da una masterclass in regia e da un importantissimo incontro dedicato al prezioso territorio di Licodia Eubea.
La seconda giornata della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, inizierà alle ore 9 con la proiezione di cinque film in concorso. Sul grande schermo del Teatro della Legalità saranno proiettati, nell’ordine, “Future Memories” (Italia, 2024) di Donatella Altier; “Hema. Una storia di castellieri” (Italia, 2022) di Francesca Mucignato; “Gegone, inside the Museum – Kore” (Grecia, 2022) di Giannis Zhonga; “Dans le secret des hiéroglyphes. Les frére Champollion” (Francia, 2022) di Jacques Plaisant e la prima nazionale di “Through the legend that I live in. The timeless beat of Mytilene castle” (Grecia, 2023) di Lydia Tsenta. Seguiranno i laboratori didattici rivolti alle scolaresche che, condotti dall’archeologa preistorica ed esperta in didattica Concetta Caruso, avranno l’opportunità di “toccare con mano” alcuni dei contenuti proposti durante le proiezioni cinematografiche del matinée. Nel pomeriggio, alle ore 15, è in programma la masterclass in regia “La terza dimensione della storia. Le antiche aree sotterranee: ricerca ed opportunità” (ingresso libero fino ad esaurimento posti) – rivolta agli studenti di discipline umanistiche e della comunicazione, in Scienze della formazione, del turismo e delle Accademie di Belle Arti, ma anche a professionisti della comunicazione culturale, della produzione audiovisiva e della formazione – tenuta da Massimo D’Alessandro, autore e regista di documentari, video teatrali, servizi televisivi di avventura, esplorazione e ricerca subacquea.
Nel secondo turno di proiezioni, al Teatro della Legalità a partire dalle ore 16, si potrà assistere a tre film italiani: “L’Ottava Sfera. La miniera millenaria” (Italia, 2024) di Claudia Crema; “Big John” (Italia, 2023) di Dorino Minigutti e Davide Ludovisi; “Approdi” (Italia, 2024) di Lorenzo Scaraggi.
Alle ore 18.30 è previsto l’importante incontro “Le grotte di Licodia Eubea. Ricerca, tutela e valorizzazione di un territorio” durante il quale saranno presentati i risultati di uno studio condotto sugli scavi delle Grotte di Marineo (situate a pochi chilometri da Grammichele, ma ricadenti sul territorio di Licodia Eubea) e al quale parteciperanno Maria Turco, funzionaria archeologa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania; Orazio Palio, docente di Preistoria e Protostoria all’Università di Catania; e Antonio Barone autore ed esperto Pnrr Beni Culturali del comune di Licodia Eubea.
Gli scavi che nel 1988 interessarono l’area di Marineo portarono all’individuazione e all’esplorazione di quattro grotte carsiche formate dall’erosione marina, frequentate alcune in età bizantina e medievale, altre anche in età preistorica. Qui, a partire dal 2017, sono state condotte nuove attività di ricerca da parte della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, in collaborazione con l’Università di Catania. All’incontro seguirà l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo Civico “Antonino Di Vita”.
Dopo l’aperitivo al Polo culturale della Badia, un classico appuntamento del Festival durante il quale è possibile apprezzare i prodotti enogastronomici locali ed incontrare in rilassatezza le delegazioni artistiche dei film in concorso, la giornata si concluderà con altre tre proiezioni: “The tinsmith” (Turchia, 2023) di Havva Okutan proiettato in prima nazionale; “Ugra Tales” (Federazione Russa, 2023) di Alexander Avilov proiettato in prima nazionale e la prima assoluta di “The city of the wolves… or of the light” (Bulgaria, 2024) di Diana Gergova.
I FILM DI GIOVEDÌ 10 OTTOBRE
Future Memories (Italia 2024, 12′) di Donatella Altier
Tre uomini, Aleksander, Martin e Francesco. I primi due si incontrano nel campo di concentramento di Sachsenhausen negli anni ’40. Il terzo è un pianista che vive oggi a Barletta in provincia di Bari. Eppure le vite dei tre uomini sono legate da un filo rosso che le ha tenute insieme creando un piccolo miracolo. Nel campo di concentramento di Sachsenhausen, il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz immagazzina nella sua memoria prodigiosa 770 canzoni create dai suoi compagni di deportazione, ripetendole continuamente per anni sottovoce tra le labbra per non dimenticarle; sarebbe impazzito se, dopo la liberazione, una infermiera non si fosse messa al suo fianco durante la convalescenza in ospedale e non gli avesse “svuotato” la memoria fissando sulla carta musica e testi.
Prima regionale
Hema. Una storia di castellieri (Italia 2022, 70′) di Francesca Mucignato
Consulenza scientifica: Lidia Rupe Produzione: ArcheoMedi@Story
Prima della nascita di Trieste le terre del Caput Adriae erano già abitate dai nostri antenati, la popolazione dei castellieri. Hema è una bambina che vive nell’età del Ferro nel castelliere di Elleri (posto a metà sul confine tra l’Italia e la Slovenia nei pressi del Comune di Muggia -Trieste) e come tutti i bambini di ogni tempo si affeziona ad un animaletto che trova per caso. Il padre, un commerciante di sale, diviene il protagonista di un triste rito che Hema, in una sorta di gioco, imiterà. Ma un parallelismo ai giorni nostri vede un’altra bambina simile ad Hema, che trovandosi in gita didattica presso lo stesso castelliere, riporta alla luce per caso un reperto che evocherà un legame emozionale con il passato. Presente in ogni epoca la figura di un rapace che sovrintende dall’alto le vicende umane attorno al castelliere e alla necropoli ad incinerazione di Santa Barbara, località nel Comune di Muggia –Trieste.
Scheda del film: https://www.classicult.it/hema-una-storia-di-castellieri-di-francesca-mucignato/
Prima regionale
Gegone, inside the Museum – Kore (Grecia 2022, 6′) di Giannis Zhonga
Produzione: Hellenic Broadcasting Corporation
Corto animato in stop motion. Elpida (Speranza), una a solitaria ragazzina in sedia a rotelle, arriva con la sua classe al Museo dell’Acropoli. Qui resta affascinata dalla statua di una bellissima Kore a cui però…mancano braccia e gambe. La statua si anima e fa amicizia con la bambina, raccontandole la sua storia.
Scheda del film: https://www.classicult.it/gegone-inside-the-museum-kore-gegone-dentro-al-museo-kore-cortometraggio-animato-di-joan-zhonga/
Dans le secret des hiéroglyphes. Les frére Champollion (Francia 2022, 52′) di Jacques Plaisant
Consulenza scientifica: Karine Madrigal e Vincent Rondo Produzione: TSVP -Tournez s’il vous plait
Duecento anni fa, Jean-François Champollion decifrò per la prima volta i geroglifici egiziani, risolvendo così uno dei più grandi enigmi della storia dell’umanità. Quello che non è noto è che dietro questo genio si cela un’altra figura: è Jacques-Joseph, il fratello maggiore della famiglia Champollion. Il recente studio degli archivi di famiglia getta nuova luce su questa avventura intellettuale di decifrazione. È alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e della lettura dell’epistolario di Jean-François Champollion e suo fratello che la vita di questo genio può essere riletta.
Scheda del film: https://www.classicult.it/dans-le-secret-des-hieroglyphes-les-freres-champollion-i-fratelli-champollion-nel-segreto-dei-geroglifici-di-jacques-plaisant/
Prima nazionale
Through the legend that I live in. The timeless beat of Mytilene castle (Grecia 2023, 17′) di Lydia Tsenta
Produzione: Ludens Creative
Il castello di Mitilene esiste da secoli: dall’antichità ad oggi, esso rappresenta l’emblema della città di Mitilene. Sui suoi muri sono state scritte migliaia di storie: ci raccontano la vita del castello, ne restituiscono le voci, che rivivono attraverso il nostro protagonista, che si aggira al suo interno e ne simboleggia l’anima, condividendo con noi quanto vorrebbe tramandare alla conoscenza delle generazioni future. Il castello, una presenza ancora forte ai nostri giorni, “rivendica” il proprio posto nella vita contemporanea. Il tempo e gli eventi possono averlo segnato, ma la storia che rivelano è preziosa e non va dimenticata. Oggi il castello di Mitilene sta scrivendo un nuovo capitolo della sua storia, rinasce, continuando a elaborare nuovi percorsi culturali nella vita contemporanea.
Scheda del film: https://www.classicult.it/through-the-legend-that-i-live-in-the-timeless-beat-of-mytilene-castle-attraverso-la-leggenda-in-cui-vivo-leterno-battito-del-castello-di-mitilene-di-lydia-tsenta/
L’Ottava Sfera. La miniera millenaria (Italia 2024, 25′) di Claudia Crema
Scoperta casualmente nel 1986 in località “Il Forcellino” presso i Piani dei Resinelli, sopra Lecco, l’Ottava Sfera vantò per vari anni il primato di più antica miniera di Lombardia datata con certezza. Risalente al 1200, la miniera venne sfruttata per l’estrazione di galena argentifera, da cui si ricavava l’argento. L’ingresso è ubicato in una stretta frattura alla base di una parete rocciosa che strapiomba per centinaia di metri sull’abitato di Lecco, e gli speleologi che per primi ne varcarono la soglia, dopo un millennio di abbandono, dovettero superare un complicato reticolo di cunicoli e gallerie. Alcune di esse apparvero curiosamente chiuse da cumuli di pietre, si capì in seguito che fu opera di antichi minatori convinti che, con la chiusura delle gallerie ormai sterili, si potesse favorire la ricrescita della vena mineralizzata. Il documentario racconta le vicende di questo sito e di altre realtà minerarie più recenti disseminate su quel territorio, arricchendo l’opera con una serie di interviste e testimonianze rilasciate da studiosi ed esperti in materia per narrare questa affascinante storia risalente a quasi mille anni fa.
Scheda del film: https://www.classicult.it/lottava-sfera-la-miniera-millenaria-di-claudia-crema/
Prima regionale
Big John (Italia 2023, 52′) di Dorino Minigutti e Davide Ludovisi
Produzione: Agherose sr
Big John è a pezzi. Bisogna ricostruirlo alla svelta, perché vale milioni di dollari. Big John è il più grande dinosauro triceratopo mai scoperto. Una piccola azienda familiare a Trieste, nel Nord Italia, ha pochissimo tempo per preparare l’immenso scheletro destinato a un’asta internazionale a Parigi. Per Flavio, il socio Iacopo e l’intero team è l’ impresa di una vita.
Scheda del film: https://www.classicult.it/big-john-documentario-di-dorino-minigutti-e-davide-ludovisi/
Prima regionale
Approdi (Italia 2024, 45′) di Lorenzo Scaraggi
Consulenza scientifica: Nicolò Carnimeo Produzione: Omero su Marte
Approdi è un viaggio geopoetico lungo le coste pugliesi ispirato a Breviario Mediterraneo di Matvejević. Nicolò Carnimeo, a bordo della sua barca a vela, incontra intellettuali e scrittori: Alessandro Vanoli a Monopoli, Rita Auriemma a Egnazia, Roberto Soldatini a Trani, Lucio Caracciolo a Bari, Enrica Simonetti a Giovinazzo, Bjorn Larsson a Brindisi. Approdi è una dichiarazione d’amore al mare della Puglia, ai suoi porti e alle sue coste.
Scheda del film: https://www.classicult.it/approdi-di-lorenzo-scaraggi/
Prima nazionale
The tinsmith (Turchia 2023, 11′) di Havva Okutan
Consulenza scientifica: Bülent Vardar e Attila Erden Produzione: Mehmet Ali Aksoy e Sefika Okutan
Recep Öztekin vive ad Antalya ElmalÄ ed è, secondo tradizione di famiglia, uno stagnino. Nel film il maestro Recep condivide con il pubblico le sue esperienze, raccontando in che modo abbia appreso questa professione dal nonno e dal padre, e di come il suo mestiere stia andando avanti oggi che l’interesse per la lattoneria è diminuito. Nel film Recep parla dell’attività della bottega di famiglia, del futuro di questa professione in relazione allo sviluppo tecnologico, e dei suoi problemi, tra cui la mancanza di qualcuno che erediterà questo sapere dopo di lui.
Scheda del film: https://www.classicult.it/the-tinsmith-lo-stagnino-di-havva-okutan/
Prima nazionale
Ugra Tales (Federazione Russa 2023, 90′) di Alexander Avilov
Produzione: Innosocium Foundation
Un film sugli abitanti dell’Ugra: Khanty, Mansi e Russi che hanno scelto di vivere nella loro terra. Cinque eroi per cinque storie.
Scheda del film: https://www.classicult.it/ugra-tales-i-racconti-dellugra-di-alexander-avilov/
Prima assoluta
The city of the wolves… or of the light” (Bulgaria 2024, 27′) di Diana Gergova
Consulenza scientifica: Diana Gergova Produzione: Clio Foudation
Il documentario riguarda la capitale spirituale e politica della tribù dei profeti della Tracia settentrionale, i Geti, fin dal primo millennio a.C. Scoperta dagli archeologi decenni addietro e identificata come “Dausdava” (la città dei lupi o della luce) dalla Tabula Nona di Claudio Tolomeo, è ancora poco nota. Il percorso attraverso “Dausdava”, tracciato secondo gli insegnamenti orfico-pitagorici sull’immortalità astrale, presenta le iconiche tombe-templi attraverso cui i Geti si resero immortali, i loro santuari e il paesaggio culturale.
Scheda del film: https://www.classicult.it/the-city-of-wolves-or-of-the-light-la-citta-dei-lupi-o-della-luce-documentario-di-diana-gergova/
A Licodia Eubea si compone lo sguardo plurale sul patrimonio culturale da salvare
Continua la cavalcata della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele con altre undici proiezioni: «Abbiamo selezionato storie ambientate in tutto il mondo – dicono i direttori artistici – i cui protagonisti si battono per proteggere il patrimonio dalla dimenticanza, dalla mercificazione, dalla rabbia, a volte dalla Storia stessa». Tra gli appuntamenti di venerdì la masterclass di critica cinematografica a cura di Fabio Fancello dell’Università di Catania e il concerto per pianoforte del M° Salvino Strano sulle immagini di alcuni tra i più bei film della nostra storia cinematografica
Licodia Eubea (Ct), venerdì 11 ottobre 2024
https://www.rassegnalicodia.it/
Saranno i film stranieri a fare la parte del leone nella terza giornata del XIV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico in corso di svolgimento a Licodia Eubea.
Venerdì 11 ottobre saranno due le slot di proiezioni in programma al Teatro della Legalità (dalle ore 9 e dalle ore 16.30) per un totale di undici film: nove prime regionali, una prima nazionale e una prima assoluta.
Venerdì mattina gli studenti di ogni ordine e grado prenderanno parte al workshop “HeriTales. Raccontare il Patrimonio” tenuto dall’archeologa Concetta Caruso sull’acquisizione di consapevolezza del patrimonio culturale locale; mentre nel pomeriggio è in programma la masterclass di critica cinematografica “Leggere, interpretare e raccontare l’audiovisivo” a cura di Fabio Fancello, comunicatore culturale e dottorando dell’Università degli studi Catania.
«Il cartellone di questa edizione si confronta con il tema “un patrimonio da salvare” che abbiamo scelto come concept dell’edizione 2024 perché riteniamo essere una questione tanto urgente quanto complessa – dicono i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele -. I quaranta film selezionati, non solo documentari classici, ma anche cortometraggi, docufiction e ibridazioni ispirate al mondo della street art e della fotografia, ne sono un esempio. Quaranta storie ambientate in tutto il mondo, i cui protagonisti si battono per proteggere il patrimonio dalla dimenticanza, dalla mercificazione, dalla rabbia, a volte dalla Storia stessa. Il risultato è uno sguardo plurale, lontano dai luoghi comuni e dagli stereotipi a cui la società contemporanea si sta lentamente abituando. Il nostro è un invito ad essere presenti e partecipi, una call to action rivolta a tutti i membri della nostra società, nessun escluso».
La terza giornata di proiezioni del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, si apre con la prima nazionale di “Rondele. Wielka zagadka sprzed 7000 lat” (Polonia, 2021) di Krzysztof Paluszyn. Seguiranno le prime regionali di “The kiss” (Francia, 2022) di Ali Zare Ghanatnowi, “Diving in Aegean History” (Grecia, 2023) di Stelios Apostolopoulos, “La donna longobarda” (Italia, 2023) di Sandra Lopez Cabrera e Simone Vrech, “Psittacus” (Italia, 2023) di Lorenzo Daniele, “Odyssea. L’Histoire de notre évolution” (Francia, 2024) di Sébastien Duhem. Nel pomeriggio, dalle ore 16.30, si proseguirà con “Saria. Islands on the Edge” (Grecia, 2022) di Yorgos Savoglou e Dionysia Kopana, la prima proiezione assoluta di “Viaje a Itaca” (Spagna, 2024) di Juan Prado, “Le cime di Asclepio” (Italia, 2024) di Filippo Ticozzi, “Franco Mezzena. L’Archeologia raccontata con il sorriso” (Italia, 2021) di Nicola Castangia e Andrea Fenu, “A villa dos centauros” (Portogallo, 2023) di Raul Losada.
Il programma di venerdì si conclude alle ore 21.30 nell’Ex Chiesa di San Benedetto e Santa Chiara con “Cinema in note”, concerto per pianoforte del M° Salvino Strano – anche autore di colonne sonore originali per opere teatrali e cinematografiche – sulle immagini di alcuni tra i più bei film della nostra storia cinematografica come “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “Novecento”di Bernardo Bertolucci, “Amarcord” di Federico Fellini, “La leggenda del Piave” di Riccardo Freda e “Allonsanfan” dei fratelli Taviani.
I FILM DI VENERDÌ 11 OTTOBRE
Prima nazionale
Rondele. Wielka zagadka sprzed 7000 lat (Polonia 2021, 54′) di Krzysztof Paluszyn
Consulenza scientifica: Lech Czerniak e Jacek Wierzbicki Produzione: PFS PalFilmStudio
Questa docufiction è un viaggio attraverso il territorio polacco ed europeo che risale a circa 7000 anni fa. Le scene svolte all’aperto, le accurate inquadrature, l’uso di ricostruzioni, rievocatori e animazioni in 3D faranno rivivere quel mondo lontano. Protagoniste del film sono le rondelle, ancora poco conosciute e studiate, tra i più antichi esempi di architettura monumentale in Europa, risalenti a 7 millenni fa.
Scheda del film: https://www.classicult.it/roundels-the-7000-years-old-mystery-rondelle-7000-anni-di-mistero-di-krzysztof-paluszynski/
Prima regionale
The kiss (Francia 2022, 8′) di Ali Zare Ghanatnowi
Consulenza scientifica: Shirin Fallahi Produzione: Empty View
Consulenza scientifica: Lidia Rupe Produzione: ArcheoMedi@Story
Un cortometraggio animato racconta la storia di un amore proibito restituito da un antico bassorilievo. I temi esplorati sono quelli dell’amore, della separazione e dell’incrollabile potere della connessione attraverso il tempo.
Scheda del film: https://www.classicult.it/the-kiss-il-bacio-cortometraggio-di-ali-zare-ghanatnowi/
Prima regionale
Diving in Aegean History (Grecia 2023, 12′) di Stelios Apostolopoulos
Consulenza scientifica: Xanthie Argyris Produzione: Aori Films
Il film segue la prima indagine archeologica subacquea sistematica intorno all’Isola di Kasos. Il luogo ha avuto un’intensa attività marittima dall’età omerica fino al secolo scorso. L’archeologa marittima Xanthie Argiris è alla guida di una squadra di archeologi, scienziati e operatori tecnici che si immergono alla ricerca di antichi relitti. Il gruppo sta completando il quarto anno di ricerca subacquea dell’area: scandagliando 60 km di costa sono stati individuati dieci relitti che abbracciano interi millenni di storia fino ai giorni nostri. In 220 immersioni e 320 ore sott’acqua, è stata recuperata una selezione di 108 reperti archeologici. Lo studio della posizioni dei relitti e del materiale aggiunge tessere al grande mosaico della mappa archeologica subacquea del Mar Egeo
Scheda del film: https://www.classicult.it/%CE%BA%CE%B1%CF%84%CE%AC%CE%B4%CF%85%CF%83%CE%B7-%CF%83%CF%84%CE%B7%CE%BD-%CE%B9%CF%83%CF%84%CE%BF%CF%81%CE%B9%CE%B1-%CF%84%CE%BF%CF%85-%CE%B1%CE%B9%CE%B3%CE%B1%CE%B9%CE%BF%CF%85-diving-in-aegean-hi/
Prima regionale
La donna longobarda (Italia 2023, 25′) di Sandra Lopez Cabrera e Simone Vrech
Consulenza scientifica: Michele Angiulli e Nicola Bergamo Produzione: Invicti Lupi, Matteo Grudina
Il docufilm analizza la condizione femminile nella società longobarda tra il VI e l’ VIII secolo d.C. attraverso gli occhi di una donna del villaggio di Romans. Grazie agli interventi di storici ed archeologi, e soprattutto grazie al lavoro di ricostruzione dei rievocatori storici di Invicti Lupi, il pubblico avrà la possibilità di approfondire la sua conoscenza riguardo tutte le fasi della vita di queste nostre antenate.
Scheda del film: https://www.classicult.it/la-donna-longobarda-docu-film-di-sandra-lopez-cabrera-e-simone-vrech/
Prima regionale
Psittacus (Italia 2023, 9′) di Lorenzo Daniele
Produzione: IV Istituto Comprensivo “D. Costa” di Augusta
Un gruppo di cinque ragazzi smarrisce un pappagallo che appartiene ad una di loro. Attraverso la tecnica dello storytelling, i protagonisti raccontano la propria esperienza alla ricerca del volatile, tra ambienti urbani ed extraurbani. Si ritrovano a Brucoli, un borgo marinaro caratterizzato da un fiordo naturale e lì entrano all’interno di una grotta. Quando escono fuori, tutto è cambiato e si trovano immersi nel Medioevo. Il pappagallo, psittacus in latino, continua a lasciare tracce di sé, spingendo i ragazzi in una ricerca dentro il Tempo e la Storia ai limiti dell’onirico.
Scheda del film: https://www.classicult.it/psittacus-cortometraggio-di-lorenzo-daniele/
Prima regionale
Odyssea. L’Histoire de notre évolution (Francia 2024, 28′) di Sébastien Duhem
Consulenza scientifica: Evelyne Gillet Produzione: Tropisme Studio
Un film che racconta la storia della nostra evoluzione, dal Neolitico sino alla fine dell’Impero romano d’Occidente.
Scheda del film: https://www.classicult.it/odyssea-lhistoire-de-notre-evolution-odissea-la-storia-della-nostra-evoluzione-film-di-sebastien-duhem/
Prima regionale
Saria. Islands on the Edge (Grecia 2022) di Yorgos Savoglou e Dionysia Kopana
Consulenza scientifica: Yorgos Savoglou e Dionysia Kopana Produzione: ERT3
Saria è un’isola a nord di Karpathos, cosparsa di rovine e resti di antichi insediamenti. Qui oggi abitano solo capre selvatiche e uccelli rapaci. Nonostante ciò, alcune persone continuano a visitarla. Ogni anno, il 27 luglio, i pellegrini fanno rivivere la festa di San Pantaleone. Minas e Giannis vengono ad aprire le loro case nell’insediamento ormai abbandonato di Argos, dove hanno trascorso la loro infanzia. Yannis e Kostas, falegnami e fratelli di una grande famiglia della città di Olimpo, hanno i loro alveari sull’isola e si spostano in continuazione avanti e indietro in barca da Diafani, il porticciolo dell’Olimpo. Tutti questi personaggi si incontrano insieme ai turisti estivi si incontrano su quest’isola selvaggia e affascinante.
Scheda del film: https://www.classicult.it/saria-islands-on-the-edge-saria-isole-ai-margini-di-yorgos-savoglou-e-dionysia-kopana/
Prima assoluta
Viaje a Itaca (Spagna 2024, 27′) di Juan Prado
Consulenza scientifica: Alejandro Gandara Produzione: El Burro Films sl
Per dare alla sua vita una nuova direzione, un giovane regista decide di unirsi all’ultima spedizione del professor Alejandro Gándara prima della pensione. Da Troia a Itaca, il viaggio li spingerà in un territorio sconosciuto dove i confini tra passato e presente sembrano sfumare. Un film che cerca un dialogo con quanti ci hanno preceduto, vivi o morti, per interrogarli su cosa sia genuinamente umano. E per vedere se, dopo tanto tempo e dopo tanti cambiamenti, c’è qualcosa che potrà continuare a sopravvivere.
Scheda del film: https://www.classicult.it/viaje-a-itaca-viaggio-ad-itaca-di-juan-prado/
Prima regionale
Le cime di Asclepio (Italia 2024, 18′) di Filippo Ticozzi
Consulenza scientifica: Maurizio Harari e Alla Letizia Magrassi
Produzione: Officine Creative, Università di Pavia
Un museo si sta svuotando. Ciò che normalmente lo abita cambia posizione e prospettiva. Possono oggetti, statue, cimeli morire?
Scheda del film: https://www.classicult.it/le-cime-di-asclepio-di-filippo-ticozzi/
Prima regionale
Franco Mezzena. L’Archeologia raccontata con il sorriso” (Italia 2021, 42′) di Nicola Castangia e Andrea Fenu
Consulenza scientifica: Giorgio Murru Produzione: Archeofoto Sardegna
Dall’incontro tra l’archeologo Franco Mezzena, scopritore dell’area megalitica di Saint Martin de Corleans ad Aosta, con l’archeologo Giorgio Murru, direttore del Menhir Museum di Laconi, nasce questo documentario dove Franco Mezzena racconta la sua scoperta avvenuta nel lontano 1969 e, con il suo sorriso luminoso, ci fa viaggiare tra mito e realtà trascinandoci nel mondo del megalitismo e tra le entusiasmanti avventure degli Argonauti, di Cadmo, di Giasone e della figura di Eracle sollecitando, con maestria e profonde conoscenze, il confronto tra il sito megalitico di Aosta e la Sardegna preistorica.
Scheda del film: https://www.classicult.it/franco-mezzena-larcheologia-raccontata-con-il-sorriso-documentario-di-nicola-castangia-andrea-frenu/
Prima regionale
A villa dos centauros (Portogallo 2023, 25′) di Raul Losada
Produzione: Portugal Romano
Ad Alcácer do Sal è stata scavata nel 2023 una lussuosa domus romana. Lontano dal trambusto del porto, era il rifugio ideale per le élite dell’Impero. Nel corso delle indagini è stato scoperto qualcosa di unico per il Portogallo, una rara rappresentazione della centauromachia, molto simile a quello nella Villa di Adriano a Tivoli. Questa scoperta nella lontana Lusitania, a molte miglia da Roma, ci mostra quanto fosse intensamente romanizzato il territorio portoghese, e come fosse in sintonia con l’iconografia dell’intero Impero.
Scheda del film: https://www.classicult.it/a-villa-dos-centauros-la-villa-dei-centauri-di-raul-losada/
Al Festival del Cinema archeologico un focus su tombaroli, ladri e cacciatori di tesori conclude la XIV edizione
Il festival di Licodia Eubea diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele si conclude domenica
13 ottobre con una tavola rotonda alla quale prenderanno parte l’archeologo Tsao Cevoli direttore della rivista Archeomafie, la giornalista Dania Mondini, l’archeologa Lidia Vignola presidente dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, il Luogotenente Fabrizio Mutarelli del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Siracusa e l’archeologa Serena Raffiotta
In serata la consegna dei premi Archeoclub d’Italia, ArcheoVisiva e il premio Antonio Di Vita
Il festival prosegue sabato 19 ottobre con uno spin-off a Chiaramonte Gulfi
Licodia Eubea (Ct), domenica 13 ottobre 2024
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La XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico si avvia alla conclusione, con un ultima giornata che si preannuncia scoppiettante.
La giornata di domenica 13 ottobre si aprirà con una visita guidata (raduno ore 10 in piazza Garibaldi) alla scoperta del centro storico di Licodia Eubea, città-culla dell’archeologia preistorica incastonata negli Iblei e affacciata sul lago Dirillo. Tra strette stradine e suggestivi vicoli costellati da case in pietra, il pubblico potrà scoprire i suoi tesori più preziosi come Palazzo Mugnos (XVII-XVIII secolo), la seicentesca Basilica di Santa Margherita, la Chiesa del Carmine e la suggestiva Ex chiesa di San Benedetto e Santa Chiara, solo per citarne alcuni. Dopo la proiezione degli ultimi due film in concorso – “Empire Inca, l’histoire révélee” (Francia 2023) di Thibaud Marchant e “Passos perdidos” (Portogallo 2023) di Daniel Sousa – sarà il documentario fuori concorso “Ladri di Dei” di Adolfo Conti, che racconta il ruolo dei musei e la loro condotta etica rispetto al mercato illegale di opere d’arte, ad introdurre l’importante tavola rotonda l’interessante tavola rotonda “Rubare il passato. Tombaroli, ladri e cacciatori di tesori: il reale e immaginario” (Teatro della Legalità ore 18.30) che affronterà uno degli aspetti racchiuso in quel “un patrimonio da salvare” che è il tema prescelto dai direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele per l’edizione 2024, nonché filo rosso che ha collegato tutto il programma.
Un tema importante, delicato e di grande attualità sul quale dibatteranno l’archeologo e giornalista Tsao Cevoli (direttore della rivista scientifica Archeomafie), la giornalista Rai Dania Mondini, l’archeologa Lidia Vignola (presidente dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie), il Luogotenente Fabrizio Mutarelli del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Siracusa e l’archeologa Serena Raffiotta nelle vesti di moderatrice.
Dalle ore 19.30 la cerimonia di premiazione e la consegna dei premi: “Archeoclub d’Italia” al film più gradito dal pubblico; “ArcheoVisiva” assegnato a un film votato dalla giuria internazionale di qualità (composta dall’autore e regista Massimo D’Alessandro; da Giulia Iannello, project manager di Magma – mostra di cinema breve; da Maria Turco, funzionaria archeologa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania e dal regista greco Vasileios Loules) e il premio “Antonino Di Vita” (dedicato al famoso archeologo, nume tutelare del festival) assegnato dal comitato scientifico a un professionista che ha speso la propria attività nella promozione e nella valorizzazione della conoscenza del patrimonio culturale.
Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo prosegue, per la prima volta oltre i confini di Licodia Eubea con uno spin-off a Chiaramonte Gulfi che sabato 19 ottobre ospiterà una finestra sul cinema documentario siciliano di cui sarà ospite la regista palermitana Costanza Quatriglio.
I FILM DI DOMENICA 13 OTTOBRE
Prima regionale
Empire Inca, l’histoire révélee (Francia 2023, 52′) di Thibaud Marchant
Consulenza scientifica: Peter Marchand Produzione: TSVP Tournez s’il vous plait
Gli Inca erano padroni delle Ande e la prima superpotenza d’America. Dalla capitale Cuzco hanno conquistato un vasto territorio, dall’Ecuador al Cile, in circa un secolo. L’assenza di una lingua scritta ha fatto sì che la loro storia venisse tramandata dai conquistatori spagnoli. Per secoli l’archeologia si è basata su queste cronache, ma recenti progressi hanno svelato nuovi aspetti della storia Inca, sfidando vecchie credenze e rivelando la vera storia di questa leggendaria civiltà.
Scheda del film: https://www.classicult.it/empire-inca-lhistoire-revele-impero-inca-la-storia-svelata-documentario-di-thibaud-marchant/
Prima regionale
Passos perdidos (Portogallo 2023, 9′) di Daniel Sousa
Produzione: Daniel Sousa & Fàbio Santos
L’acciottolato portoghese è uno dei più grandi simboli della cultura di questo Paese, un’icona di ingegneria e orgoglio nazionale. Al tempo stesso, però, costituiscono un “sassolino nella scarpa” per la mobilità urbana.
Scheda del film: https://www.classicult.it/passos-perdidos-passi-perduti-di-daniel-sousa/
Prima regionale – FUORI CONCORSO
Ladri di Dei (Italia 2010, 52′) di Adolfo Conti
Produzione: Doc Art srl
L’arte rubata. Un traffico criminale dalle proporzioni colossali. Un fiume di merce e denaro secondo solo a quello della droga. Ma il dato meno conosciuto è il ruolo avuto dai musei e dalle grandi collezioni private, che questo saccheggio hanno finanziato indirettamente per anni. Ladri di Dei racconta proprio questo: il ruolo dei musei e la loro condotta etica rispetto al mercato illegale.
Scheda del film: https://www.classicult.it/ladri-di-dei-looters-of-gods-di-adolfo-conti/
La XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico premia “Le cime di Asclepio”
La giuria di qualità del festival di Licodia Eubea ha premiato il film del regista Filippo Ticozzi ed ha assegnato anche due menzioni speciali a “Villa Rosa” di Alessandro Tricarico e al film svizzero “Artemis, le temple perdu” di Sébastien Reichenbach, molto apprezzato anche dal pubblico che però ha premiato “Approdi” del regista pugliese Lorenzo Scaraggi
Il premio “Antonino Di Vita” è stato assegnato all’archeologo Tzao Cevoli
Appendice del festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele sabato 19 ottobre a Chiaramonte Gulfi che ospiterà una finestra sul cinema documentario siciliano
Licodia Eubea (Ct), lunedì 14 ottobre 2024
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“Per l’eleganza, la sobrietà, l’essenzialità di un racconto che non ha bisogno di parole ma che, con la potenza delle immagini, dà vita alle opere d’arte e ci ricorda che la bellezza non vuole essere ingabbiata”.
Con questa motivazione la giuria internazionale di qualità della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea ha assegnato il premio Archeoclub d’Italia a “Le cime di Asclepio” (Italia 2024, 18′), documentario di Filippo Ticozzi, realizzato con la consulenza scientifica di Maurizio Harari e Alla Letizia Magrassi, e prodotto da Officine Creative e Università di Pavia.
Ma la giuria – composta dall’autore e regista Massimo D’Alessandro; da Giulia Iannello, project manager di Magma – mostra di cinema breve; da Maria Turco, funzionaria archeologa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania e dal regista greco Vasileios Loules – ha voluto assegnare anche due menzioni speciali: a “Villa Rosa” (Italia 2023, 23′) fotoromanzo di Alessandro Tricarico, e a “Artémis le temple perdu (Svizzera 2023, 52′) di Sébastien Reichenbach, segno dell’altissimo livello qualitativo di questa quattordicesima edizione che si è conclusa domenica a Licodia Eubea dopo cinque giorni di proiezioni, incontri, mostre, masterclass e performance a tema “un patrimonio da salvare”, con un bilancio più che positivo e che ha visto radunati nel cuore degli iblei produttori, registi, archeologi e specialisti dei beni culturali e della loro tutela e salvaguardia.
«È stata un’edizione che ha mantenuto le premesse – hanno detto i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele –, siamo soddisfatti della qualità dei lavori presentati e del premio che la giuria, dopo molto discutere, ha assegnato privilegiando l’aspetto autoriale del film. “Le cime di Asclepio”, infatti, è un film concettuale che racconta lo smantellamento di un museo attraverso diversi punti di vista. E’ un film che tocca le corde emozionali, ed è anche in linea con il fil rouge di questa edizione del festival che, ci piace ricordarlo, non è solo un festival divulgativo ma, per la sua varietà, un festival “conoscitivo” rivolto a quanti amano il cinema».
Scegliere tra i film in gara è stato un compito arduo anche per il pubblico che con il suo voto ha assegnato il premio Archeoclub d’Italia ad “Approdi” (Italia 2024, 45′) del regista pugliese Lorenzo Scaraggi; al secondo posto in ex aequo, con un gradimento pari a 8,4: “Guercino. Uno su Cento” di Giulia Giapponesi e “Palombara il borgo delle ciliegie” di Diego D’innocenzo. Terzo posto in ex aequo, con un gradimento pari a 8,3: “Franco Mezzena, l’Archeologia raccontata con il sorriso” di Nicola Castangia e Andrea Fenu, e “Artemis, le temple perdu” di Sebastien Reichemback.
Infine il premio “Antonino Di Vita” dedicato al famoso archeologo nume tutelare del festival, che ogni anno il comitato scientifico assegna a un professionista che ha speso la propria attività nella promozione e nella valorizzazione della conoscenza del patrimonio culturale, è stato consegnato all’archeologo Tsao Cevoli
“…Per l’impegno costante nella protezione, nella tutela e nella salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale nazionale; per la grande attenzione prestata alla formazione di figure professionali altamente qualificate che supportino le Istituzioni preposte nelle attività investigative in contrasto al traffico illecito dei beni culturali.
Per la difesa dei diritti dei professionisti dei beni culturali, ed in particolare degli archeologi”
Il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, quest’anno prosegue per la prima volta oltre i confini di Licodia Eubea con un appuntamento speciale a Chiaramonte Gulfi, che sabato 19 ottobre ospiterà una finestra sul cinema documentario siciliano di cui sarà ospite la regista palermitana Costanza Quatriglio.
I PREMI
Premio ArcheoVisiva (giuria di qualità)
Le cime di Asclepio (Italia 2024, 18′) di Filippo Ticozzi
Consulenza scientifica: Maurizio Harari e Alla Letizia Magrassi
Produzione: Officine Creative, Università di Pavia
Motivazioni: Per l’eleganza, la sobrietà, l’essenzialità di un racconto che non ha bisogno di parole ma che, con la potenza delle immagini, dà vita alle opere d’arte e ci ricorda che la bellezza non vuole essere ingabbiata.
Menzione speciale
Villa Rosa (Italia 2023, 23′) di Alessandro Tricarico. Produzione: Alessandro Tricarico
Motivazioni: Un film onirico eppure profondamente realista, un inno ai luoghi in cui sopravvivono le anime di chi li ha abitati
Artémis le temple perdu (Svizzera 2023, 52′) di Sébastien Reichenbach.
Consulenza scientifica: Sylvian Fachard Produzione: Stéphane Goël, Climage.
Motivazioni: Per la capacità di offrire un ritratto a tutto tondo dell’archeologo e della sua professionalità, finendo con l’essere non solo un documentario archeologico ma un film sull’esistenza umana
Pemio Archeoclub d’Italia (voto del pubblico)
Approdi (Italia 2024, 45′) di Lorenzo Scaraggi
Consulenza scientifica: Nicolò Carnimeo Produzione: Omero su Marte
Premio Antonio Di Vita (assegnato dal comitato scientifico)
Tzao Cevoli
Motivazioni: Chi si occupa di archeologia e di patrimonio storico-artistico dovrebbe sempre tenere bene a mente che il suo dovere, tanto professionale quanto etico, è di occuparsi non solo di ricerca ma anche, anzi soprattutto, di tutela e salvaguardia. Proteggere il patrimonio culturale significa custodire la nostra memoria e la nostra identità. Trasversalmente significa preservare noi stessi e i nostri figli, il nostro futuro.
Farlo bene richiede passione, impegno, dedizione e coraggio. Tanto, specie quando si vive e si opera in territori difficili dove il contrasto alle archeomafie è una lotta, ed una lotta spesso ad armi impari.
Per l’impegno costante nella protezione, nella tutela e nella salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale nazionale; per la grande attenzione prestata alla formazione di figure professionali altamente qualificate che supportino le Istituzioni preposte nelle attività investigative in contrasto al traffico illecito dei beni culturali.
Per la difesa dei diritti dei professionisti dei beni culturali, ed in particolare degli archeologi.
Il Festival del Cinema archeologico apre una finestra sul cinema documentario siciliano con Costanza Quatriglio
Per la prima volta il festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele valica i confini di Licodia Eubea, e a conclusione della XIV edizione approda sabato 19 ottobre a Chiaramonte Gulfi dove si terrà un incontro on line con la regista palermitana di cui sarà proiettato il film “Terramatta”, alla presenza di Gaetano Rabito (figlio dello scrittore-contadino)
In programma anche due proiezioni, tra cui la prima regionale di “Anima Insulae” e la presentazione del volume “Terroir. Metafisica del territorio (e del vino)”
ATTENZIONE! Eventi di oggi 19 ottobre 2024 rinviati a data da stabilire, causa allerta meteo
Chiaramonte Gulfi (Rg), Teatro Leonardo Sciascia, sabato 19 ottobre 2024
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ATTENZIONE! Eventi di oggi 19 ottobre 2024 rinviati a data da stabilire, causa allerta meteo.
Dopo il grande successo registrato a Licodia Eubea, il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico festeggia la conclusione della XIV edizione valicando per la prima volta i confini della provincia di Catania per approdare sabato 19 ottobre a Chiaramonte Gulfi, cittadina ragusana che ha dato i natali all’archeologo Antonio Di Vita, nume tutelare del festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo.
«Al Teatro Leonardo Sciascia avremo il piacere di ospitare in collegamento da remoto la regista palermitana Costanza Quatriglio – spiegano i direttori artistici Cilio e Daniele – e con lei apriremo una finestra sul cinema documentario siciliano inaugurata nel 2014 dal compianto critico cinematografico, e grande amico del festival, Sebastiano Gesù. In questa occasione sarà proiettato “Terramatta. Il Novecento siciliano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano”, film della Quatriglio del 2012 dedicato all’opera e alla figura dello scrittore-contadino di Chiaramonte Gulfi, al termine del quale converseremo con il figlio Gaetano».
Nella cittadina ragusana il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico prevede, a partire dalle ore 16.30, anche la proiezione in prima regionale di “Anima Insulae” di Lorenzo Daniele, film che ha già ricevuto una menzione per la sceneggiatura all’Agon Film Festival di Atene, e “Nothing holier than a dolphin”, cortometraggio della scrittrice e regista di origini greche Isabella Margara.
La giornata, infine, alle ore 19.30 prevede la presentazione di “Terroir. Metafisica del territorio (e del vino)” (Pungitopo Editore, 2024) volume dell’archeologo Cristian Aiello e della filosofa-designer Antonella Giardina dedicato a una nuova concezione della territorialità, del territorio, della terra, della città e del paesaggio che, secondo gli autori, è racchiusa nel termine “terroir”: parola dalle mille sfaccettature che permette di parlare anche di paesaggio culturale. La presentazione sarà affiancata dalla degustazione di prodotti enogastronomici locali organizzata dalla Proloco di Chiaramonte Gulfi in collaborazione con il locale Istituto professionale Alberghiero.
I FILM DI SABATO 19 OTTOBRE
Prima regionale
Anima Insulae (Italia 2024, 50′) di Lorenzo Daniele
Consulenza scientifica: Laura Maniscalco, Brian E. McConnel Produzione: Fine Art produzioni srl
Il sito di Palikè, in Sicilia, già in epoca preistorica doveva essere ritenuto un luogo sacro, per la presenza di una grande grotta naturale e dei laghetti di acqua sulfurea. A partire dall’età arcaica l’area di Rocchicella, dove sorge Palikè, viene istituzionalizzata dai Siculi, comincia ad assumere una precisa fisionomia e a corredarsi di strutture dedicate alla celebrazione dei rituali e pasti in comune in onore dei mitici fratelli Palici. Si tratta di un culto indigeno dal valore identitario forte, in grado di aggregare Siculi che vivono in villaggi spesso distanti fra loro
Scheda del film: https://www.classicult.it/anima-insulae-di-lorenzo-daniele/
Terramatta (Italia 2012, 75′) di Costanza Quatriglio
Produzione: Cliomedia Officina
Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d’archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l’analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall’estrema povertà al boom economico, è un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d’Italia in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode.
Scheda del film: https://www.classicult.it/terramatta-il-novecento-siciliano-di-vincenzo-rabito-analfabeta-siciliano-di-costanza-quatriglio/
Nothing holier than a dolphin (Grecia 2022, 17′) di Isabella Margara
Produzione: AbFab Productions
In un piccolo villaggio che si affaccia sul Mediterraneo, inaspettatamente prende vita un antico mito. Due pescatori trovano nelle loro reti un delfino catturato accidentalmente. Il delfino, a sua volta, trova un pescatore che sta annegando in acqua e cerca di salvarlo.
Scheda del film: https://www.classicult.it/nothing-holier-than-a-dolphin-niente-di-piu-sacro-di-un-delfino-di-isabella-margara/
Informazioni
Sabato 19 ottobre dalle ore 16.30 Chiaramonte Gulfi (Rg)
Teatro Leonardo Sciascia – corso Umberto I, 61 – Ingresso libero
Facebook: @festivallicodiaeubea Instagram: @festivallicodiaeubea Hastag: #FCCA2024
Informazioni
L’ingresso alle proiezioni e alle mostre è gratuito
Teatro della Legalità – piazza Papa Giovanni XXIII – Licodia Eubea (Ct)
Ex Monastero di San Benedetto e Santa Chiara – piazza Stefania Noce – Licodia Eubea (Ct)
Teatro Leonardo Sciascia – corso Umberto I, 61 – Chiaramonte Gulfi (Rg)
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Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa GNC Press. Aggiornato il 10, il 14 e il 17 ottobre 2024