“Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano” – le grandi scoperte del santuario etrusco e romano in mostra al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 5 agosto 2024 al 12 gennaio 2025
Un viaggio attraverso i secoli alla scoperta del paesaggio delle acque calde tra Etruschi e Romani nel territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi
È stata inaugurata il 5 agosto 2024 al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (MArRC) la mostra “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano“, a cura di Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, dedicata ai celebri ritrovamenti effettuati nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.
Giunta alla sua terza tappa, dopo il successo di pubblico riscontrato al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli, la mostra offre una nuova opportunità per immergersi nell’affascinante universo degli antichi rituali etruschi e romani legati alle acque termali.
All’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e del Sindaco del Comune di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti, sono intervenuti il Direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano e il Coordinatore scientifico dello scavo e Professore associato di Civiltà dell’Italia preromana ed Etruscologia all’Università per Stranieri di Siena Jacopo Tabolli. Ha concluso la presentazione il Direttore generale Musei Massimo Osanna.
Gallery, con crediti per le foto: Giuseppe Asciutto
“La mostra dedicata ai Bronzi di San Casciano, da oggi ospitati nel Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, offre ai visitatori l’opportunità di ammirare manufatti e opere di grande interesse, ma anche di apprezzare i risultati di una ricerca archeologica ancora in corso. Le statue in bronzo sono state infatti rinvenute e scavate nel loro contesto originario e questo permette di studiare e ricostruire le storie delle persone che frequentarono l’antico santuario, che dal III secolo a.C. al V secolo d.C. fece dell’acqua termale il suo fulcro. Il racconto di questo centro di ritualità e culto, che fu etrusco prima e romano poi, si snoda dunque attraverso il percorso espositivo come un viaggio nel paesaggio delle acque sacre, ma è al contempo un viaggio nelle tappe della più autentica ricerca archeologica. Grazie alla collaborazione tra i Musei italiani, la Soprintendenza, l’Università e gli enti locali è stato messo a punto un processo di valorizzazione dei risultati degli studi che dovrebbe essere il fine ultimo di tutti i progetti museali”, ha commentato il prof. Massimo Osanna.
“È con orgoglio che il progetto partito dalla piccola comunità del Comune di San Casciano dei Bagni, dopo essere stato accolto al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli, arriva a Reggio Calabria per dare forma a quel parallelismo che istintivamente ognuno di noi ha fatto quando ha sentito parlare di “bronzi”, ha dichiarato la Sindaca Agnese Carletti. “In realtà si tratta di due mondi e contesti completamente diversi che potranno però valorizzarsi a vicenda in questo viaggio che i bronzi di San Casciano stanno facendo e che si lega al museo che con ansia la comunità attende per dar nuova vita al legame tra questi capolavori di età etrusca e romana nel loro luogo di nascita”.
“Sono onorato di ospitare la mostra dei Bronzi di San Casciano al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Già dai primi giorni del mio incarico di direzione al MArRC, nel gennaio 2024, ho voluto fortemente che le due scoperte archeologiche più importanti degli ultimi due secoli – quella dei Bronzi di San Casciano e dei Bronzi di Riace – si incontrassero proprio al museo di Reggio Calabria, con l’intento di proporre lo stesso Museo come il luogo simbolo dell’archeologia italiana nel mondo”, ha dichiarato il direttore Fabrizio Sudano. “A cinquant’anni di distanza l’una dall’altra, le due scoperte sono sempre al centro dell’attenzione e faranno ancor parlare di sé in futuro”.
“L’occasione della mostra si lega anche alla prosecuzione dello scavo al Bagno Grande – ha commentato il prof. Jacopo Tabolli – Nelle scorse settimane oltre sessanta studentesse e studenti da università di tutto il mondo hanno lavorato nel santuario etrusco e romano gettando nuova luce sulla fase più antica e al contempo portando alla luce nuovi ed eccezionali dati sui riti e sui culti che avevano luogo attorno e dentro la sorgente termale. Emerge sempre più chiaramente l’importanza della medicina antica pregata e praticata nel luogo di culto. Un’occasione di formazione straordinaria per giovani archeologhe e archeologi che vede in questa mostra il compimento delle loro fatiche”.
A partire dall’apertura straordinaria pomeridiana del 5 agosto, dalle 16 alle 20, e fino al 12 gennaio 2025, al pubblico del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, casa dei Bronzi di Riace, vengono presentati gli straordinari ritrovamenti effettuati nell’estate 2022 e le novità venute alla luce nel 2023 nel santuario termale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Uno scavo stratigrafico che ha portato alla luce il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo. Riproduzioni di parti anatomiche, offerte per chiedere alle divinità la salute o ringraziare di una guarigione, e statue realizzate secondo i canoni della cosiddetta mensura honorata (alti tre piedi romani, equivalenti a circa un metro), che raffigurano le divinità venerate nel luogo sacro o i fedeli dedicanti. La gran parte di questi pregevoli reperti si data tra il II e il I secolo a.C., un periodo storico di grandi trasformazioni che vede la definitiva romanizzazione delle potenti città etrusche.
La mostra è stata promossa dal Ministero della cultura e realizzata dalla Direzione generale Musei del MiC con il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, grazie alla collaborazione tra una pluralità di istituzioni preposte alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio. Gli scavi archeologici sono in concessione al Comune di San Casciano dei Bagni dalla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del MiC, con la tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo e il coordinamento scientifico dell’Università per Stranieri di Siena. I restauri sono avvenuti con il supporto dell’Istituto Centrale del Restauro. L’allestimento è stato progettato da Guglielmo Malizia e Chiara Bonanni, Decima Casa – studio di architettura.
Il museo è aperto dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), con orario continuato dalle ore 9:00 alle 20:00, ultimo ingresso ore 19:30. Fino ai 18 anni l’ingresso è sempre gratuito. Tutte le info su www.museoarcheologicoreggiocalabria.it Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura consultabili online, con possibilità di prenotazione per singoli e gruppi. Prenotazioni, servizi aggiuntivi e biglietteria sono gestiti da Coopculture. Per prenotare la visita: 0639967600 (attivo lun-dom 9-18), per info e prenotazioni settore Didattica/Scuole: 0639967600 e [email protected]; per prenotazioni Gruppi: 06 39967600 e [email protected]
La mostra “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano” in arrivo a Reggio Calabria
Lunedì 5 agosto 2024, alle 10.00, si terrà al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria l’inaugurazione della mostra “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano“, giunta alla sua terza tappa dopo il grande successo di pubblico riscontrato a Roma al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli.
L’esposizione, curata dal Direttore generale Musei Massimo Osanna e da Jacopo Tabolli, professore dell’Università per Stranieri di Siena, presenta le straordinarie scoperte effettuate nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.
Il programma prevede un primo momento di presentazione con i saluti istituzionali del Sindaco del Comune di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti e del Sindaco del Comune di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, gli interventi del Direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano e del Coordinatore scientifico dello scavo Jacopo Tabolli, dell’Università per Stranieri di Siena. Conclude Massimo Osanna, Direttore generale Musei.
Seguirà, al livello E del Museo, la visita con i curatori della mostra.
Per l’occasione, il Museo propone un’apertura straordinaria dalle 16.00 alle 20.00 con biglietto ordinario.
Testo e immagini [1] e [2] dalla Direzione Generale Musei e dal Ufficio Comunicazione e Promozione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – MArRC, dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero della Cultura – MiC
Dopo il grande successo al Quirinale, i Bronzi di San Casciano dei Bagni dal 15 febbraio 2024 saranno in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: la mostra “Gli dei ritornano. I Bronzi di San Casciano” presenta per la prima volta al pubblico le straordinarie scoperte effettuate nel santuario etrusco – romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni (Si).
La mostra si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi. A partire dall’età del Bronzo fino all’età imperiale, la grande tradizione di produzioni in bronzo di quest’area dell’Etruria è presentata come una spirale del tempo e dello spazio: come l’acqua calda delle sorgenti 2 termali si fa vortice e diviene travertino, così il visitatore scopre come le offerte in bronzo incontrino l’acqua non solo a San Casciano ma in una moltitudine di luoghi sacri del territorio.
Oltre 20 statue e statuette, migliaia di monete in bronzo e ex-voto anatomici raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda ha permesso anche di tramandare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che raccontano delle genti che frequentavano il luogo sacro, delle divinità invocate e della compresenza di Etruschi e Romani attorno all’acqua calda.
L’esposizione, curata da Jacopo Tabolli, direttore scientifico degli scavi al “Santuario Ritrovato” del “Bagno Grande” di San Casciano dei Bagni e professore di Etruscologia dell’Università per Stranieri di Siena, e da Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del MiC, sarà allestita al MANN per tre mesi.
“Questi reperti eccezionali, che ci parlano di un passato in cui i mondi romano ed etrusco si riconoscevano nelle medesime tradizioni, hanno la capacità di riconnetterci alle nostre più antiche radici – dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – In attesa del loro ritorno nel luogo da cui sono emersi, dove verranno ospitati in un museo per il quale abbiamo già acquistato l’edificio in cui ogni tipo di pubblico potrà comprendere il significato di questa scoperta straordinaria, ora sarà Napoli ad accogliere ‘Gli dei ritornano’. I visitatori del MANN avranno così l’opportunità di ammirare questi tesori, restituiti a noi dalla terra e dall’acqua in cui erano celati”.
LA MOSTRA AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI
Nel laboratorio di restauro del MANN sono iniziati i lavori preliminari all’allestimento della mostra, il cui percorso, dal 15 febbraio al 30 giugno 2024, prevede l’esposizione di statue e statuette bronzee, ex-voto e migliaia di monete ritrovate nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.
Peculiare lo stato di conservazione dei reperti che, preservati nell’acqua calda, recano importanti iscrizioni in etrusco e latino.
Queste straordinarie testimonianze permettono di ricostruire i rituali e i culti delle divinità venerate nel grande santuario termale del Bagno Grande.
“I reperti ritrovati a San Casciano, a giudizio di molti esperti, sono tra i più importanti rinvenimenti archeologi italiani e ci permettono di riconnetterci con le nostre più antiche radici. La mostra a Napoli rappresenta un momento eccezionale per ammirare questi tesori restituiti dalla terra e dall’acqua e vivere l’esperienza unica del contatto visivo ed emozionale con testimonianze di un passato in cui il mondo romano e quello etrusco si riconoscevano attraverso riti sacri legati al termalismo e alla purificazione del corpo e dello spirito”, ha affermato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“È un’occasione unica per uno straordinario viaggio nel tempo che si amplia adesso a Napoli con ulteriori manufatti. Con i bronzi di San Casciano si inaugurano anche nuove sale del MANN, appena restaurate, destinate ad ospitare le mostre temporanee del Museo”, ha detto il Direttore generale Musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, che cura la mostra con Jacopo Tabolli.
La mostra Gli dei ritornano. I Bronzi di San Casciano è stata inaugurata al Palazzo del Quirinale il 22 giugno 2023 dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
All’evento sono intervenuti: il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Sindaco di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti e i curatori della mostra, Massimo Osanna, Direttore generale Musei e Jacopo Tabolli, Direttore del Progetto scientifico San Casciano e docente di etruscologia all’Università per Stranieri di Siena.
Originariamente prevista dal 23 giugno al 25 luglio, e dal 2 settembre al 29 ottobre 2023, e visto lo straordinario successo di pubblico, in data 21 settembre la mostra al Quirinale è stata prorogata fino al 22 dicembre 2023.
Foto e testi rielaborati [1], [2], [3], [4] dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero della Cultura e dal Quirinale – Presidenza della Repubblica.